Esteri

Open Arms, 12 giorni in mare, 151 ospiti a bordo e ancora nessuna indicazione di un porto sicuro

Sono rimasti in 151 i migranti della Open Arms, dove oggi sono saliti a bordo Yohannes e Alessandro, mediatore e psicologo di Emergency per dare supporto alle persone da 12 giorni bloccate in mezzo al mare, sia ai traumi subiti in Libia, che all'ansia dell'attesa per la loro sorte.

E dopo Richard Gere, la Open Arms, che riceve supporto da molte persone comuni, ha ricevuto incoraggiamenti anche dalle star spagnole del cinema americano Antonio Banderas e Javier Bardem.

Ma questo non basta per asegnare loro un porto sicuro, porto negato anche ai 32 minori presenti sulla nave della Ong spagnola.

A loro supporto è intervenuto il tribunale dei minori di Palermo che ha chiesto ai ministri competenti "di conoscere quali provvedimenti intendono adottare in osservanza della normativa internazionale.

I minori a bordo della Open Arms che si trovano in prossimità della frontiera con lo Stato italiano impossibilitati a farvi ingresso per il divieto delle autorità italiane sono in una situazione che, in punto di fatto, equivale ad un respingimento o diniego di ingresso ad un valico di frontiera".

Nel frattempo, il personale di bordo ha richiesto l'evacuazione medica urgente per difficoltà respiratorie per uno dei bimbi e per la sua famiglia ed è in attesa di una risposta da parte delle autorità maltesi e italiane.

Intanto, rafforza il vento nel settore di mare in cui naviga la Open Arms, pertanto le previsioni fanno ritenere che il mare possa diventare mosso nelle prossime ore, con onde tali da aumentare i disagi per le persone a bordo.

Di seguito è possibile avere l'ultima posizione sempre aggiornata della Open Arms...

Autore Roberto Castrogiovanni
Categoria Esteri
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