(di Vincenzo Petrosino, Salerno) Il Coronarovirus che inizia a diffondersi da uomo ad uomo sembra provenire dai pipistrelli. All'uomo sarebbe arrivato tramite i serpenti (in Cina si vantano di saper cucinare qualunque cosa che sia viva), secondo il Journal of Medical Virology.
Oltre a quella di riuscire a passare a specie tra loro diverse, i virus, tra l'altro, hanno anche la capacità di mutare, rendendo pertanto difficile anche la realizzazione di un vaccino.
Ecco perché, ad esempio, per l'influenza ogni anno il vaccino è diverso, essendo realizzato sull'ultimo "ceppo" scoperto.
Questo coronavirus, da quanto si legge, si è ricombinato: ha semplicemente fatto un'evoluzione o meglio un nuovo passaggio nella sua evoluzione, ricombinandosi geneticamente nei serpenti. In seguito, il virus ha fatto il cosiddetto "salto di specie", acquisendo nuovi recettori che gli permettono di legarsi alle cellule del sistema respiratorio umano.
Queste sembrano essere le prime notizie al riguardo, in attesa che i virologi facciano ulteriori esami.
Resta il problema che un virus nuovo, non riconosciuto dal nostro sistema immunitario, è "pericoloso a prescindere", perché è praticamente una nuova malattia, anche se la terapia è sempre quella di sostegno e ovviamente antibiotica (ritengo) per evitare anche sovrapposizioni batteriche.
E' ovvio che anche in Italia è necessario stare all'erta. Simili epidemie possono esplodere se non controllate e non avendo pronto un vaccino possiamo solo "assistere le persone" nelle loro funzioni vitali e relative complicanze.
Dalle ultime notizie che provengono da fonti ritenute cinesi si evince che fino ad oggi i casi registrati in Cina risultino 571, tra cui 95 gravi e 17 decessi (nelle ultime ore il numero è salito a 25).
Secondo quanto riferito da Pechino, la locale Commissione Nazionale per la Sanità ha stabilito che il virus ha colpito 25 provincie cinesi. mentre in 13 sono stati registrati complessivamente 393 casi sospetti. Al momento sono stati rintracciati 5.897 contatti stretti, 4.928 dei quali sono ancora sottoposti a esami medici.
Le autorità cinesi, a partire da giovedì, hanno vietato gli spostamenti dalla città di Wuhan, una città delle dimensioni di Londra. Lo stesso è stato imposto alla vicina Huanggang, una città di circa 6 milioni di persone.
Tutto questo però non deve generare panico per quanto riguarda l'Italia, anche perché siamo ancora assediati dal "nostro" virus influenzale che potrebbe dare anche la stessa sintomatologia come ogni virus respiratorio che si rispetti.
Ovvio che persone che siano state in Cina, specialmente nella regione in cui il virus ha avuto origine, personale che lavori negli aeroporti oppure persone che possano avere avuto contatti con persone possibilmente contagiate, devono rivolgersi prontamente a centri specializzati se accusassero una sintomatologia respiratoria seria, ma senza panico o allarmismi eccessivi.
Prevedo, comunque, affollamenti ingiustificati dei pronto soccorso. Pertanto, molta pazienza per tutti.
In Italia il ministro della Salute ha riunito stamani la task force ministeriale. Nella prima riunione è stato verificato che le strutture sanitarie competenti siano adeguatamente allertate a fronteggiare la situazione in strettissimo contatto con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie.
Intanto a Ginevra si è riunita la Commissione Oms che dovrà deliberare o meno se dichiarare un'emergenza di interesse internazionale.