Se per capodanno non avete ancora programmi ma volete far parte di quella fetta di italiani (oltre dieci milioni) che quest'anno si mettono in viaggio per le feste natalizie, allora una meta valida può essere Ascoli Piceno.
Secondo le stime una percentuale consistente di coloro che approfittano delle festività per un viaggetto, infatti, sceglie come meta una città d'arte.
Ascoli Piceno è una splendida città, forse poco conosciuta ai più, che ha molte qualità: è a misura d'uomo, quindi visitabile anche se si ha poco tempo e se ci si organizza last minute, è ricca di storia e arte e offre anche una tradizione enogastronomica di tutto rispetto.
Inoltre è in una posizione strategica, vicina sia a due parchi nazionali appenninici (Sibillini e Monti della Laga) sia al mare Adriatico.
Visitare il Piceno offre quindi una vacanza a 360 gradi che permette di conciliare l'aspetto culturale con quello naturalistico e di conoscere anche i numerosi e pittoreschi borghi medievali presenti nella vallata.
Ma tornando alla città di Ascoli Piceno cosa vedere? Beh, se si capita in città solo per una giornata o magari si permane una notte diciamo che si ha il tempo sufficiente per visitare i principali monumenti, edifici storici e chiese che affollano il centro storico. L'intero tour può svolgersi a piedi, essendo tutto a portata di mano.
Intanto le due piazze maggiori: Piazza del Popolo e Piazza dell'Arengo. La prima è considerata una delle piazze più belle d'Italia, di impianto rinascimentale, con il suo loggiato, la chiesa di San Francesco, la cui costruzione iniziò a metà del 1200 ma si protrasse per oltre due secoli, tanto da presentare elementi architettonici sia romanici che gotici. Vi è inoltre il Palazzo dei Capitani del Popolo, risalente alla fine del 1200, ristrutturato e modificato nel corso del XVI secolo. Questa piazza viene considerata a buona ragione il salotto cittadino, è possibile sedersi in uno dei numerosi tavolini all'aperto e visitare lo storico Caffè Meletti, magnifico esempio di stile liberty.
Piazza dell'Arengo ospita invece il Duomo, di antico impianto romanico, poi modificato nel corso del 1400 e nel 1500, il Palazzo Comunale del XII secolo e due fontane gemelle. Inotre è visitabile il Battistero di San Giovanni, caratteristico edificio battesimale in stile romanico, trasformato in pianta ottagonale nel XII secolo.
Del resto è proprio il romanico a caratterizzare le architetture storiche della città. E' possibile, infatti, tracciare un vero e proprio percorso alla scoperta di questo stile: si può iniziare la passeggiata da Piazza San Tommaso, con l'omonima chiesa, spostandosi poi in zona Piazza Ventidio Basso, recentemente riqualificata e chiusa al traffico. Su questa piazza si affacciano due chiese molto importanti: San Pietro Martire, in stile gotico e Santi Vincenzo e Anastasio, splendido esempio di romanico. Addentrandosi per le ruette che partono dalla piazza (così sono chiamate le piccole caratteristiche vie lastricate con sampietrini) si incontrerà il Palazzetto Longobardo con la sua Torre degli Ercolani:esempio perfettamente conservato di antica abitazione civile in sitle romanico.
Ascoli viene definita la città delle cento torri: è sufficiente passeggiare per le sue strade e alzare lo sguardo per rendersi conto del motivo. Alcuni esempi di torri gentilizie intatte, oltre alla menzionata Torre degli Ercolani, sono le due torri medievali gemelle presenti in Piazza Sant'Agostino e la Torre di San Venanzio, presso l'omonima chiesa.
Restando in zona Palazzetto Longobardo è possibile ammirare il Ponte Romano, costruito tra il I secolo a.c. e il I secolo d.c., visitabile anche all'interno, su prenotazione, per ammirarne la struttura muraria.
Se si è in zona Ponte Romano non deve mancare una passeggiata panoramica dietro ai Merli, via che costeggia l'antico perimetro delle mura merlate di cinta lungo il fiume Tronto.
Insomma, senza muoversi dal centro sarà possibile conoscere un patrimonio storico-artistico di rilievo e, se si vuole approfondire e se ne ha il tempo, si potrà visitare anche la Pinacoteca Civica, con opere del Crivelli, di Tiziano e Cola d'Amatrice, la Galleria d'Arte Contemporanea Osvaldo Licini e il Museo dell'Arte Ceramica, espressione della manifattura artistica locale.