Il 13 febbraio il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), Marco Bussetti, ed il Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica, cardinale Giuseppe Versaldi, hanno firmato l'accordo tra Italia e Stato Vaticano per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti nelle Istituzioni della formazione superiore di Italia e Santa Sede.

Come ha spiegato orgogliosamente i ministro di area leghista Bussetti, l'accordo sottoscritto in coincidenza con il novantesimo anniversario dei Patti Lateranensi, "garantisce la riconoscibilità e la spendibilità reciproca dei titoli della formazione superiore, anche per coloro che hanno scelto di svolgere il proprio percorso di studi all'interno di Istituzioni accademiche della Santa Sede che si trovano sul territorio nazionale italiano. Stiamo dando risposte attese da decenni. Questo accordo risolve una questione annosa e garantisce una stretta collaborazione tra Italia e Santa Sede a livello internazionale nel settore educativo."

Viste le premesse, perché allora stupirsi del nuovo corso che è entrato a far parte di quelli disponibili all'interno del sistema SOFIA, la piattaforma online in cui il MIUR elenca le iniziative formative a disposizione degli insegnanti, utili per migliorare le loro competenze didattiche?

Di quale corso si sta parlando? Ma del corso "sull'esorcismo e la preghiera di liberazione", iniziativa formativa ID. 26222 che, a detta del ministero, "propone un'attenta ricerca accademica ed interdisciplinare sull'esorcismo e la preghiera di liberazione. Il corso presenta i temi concernenti gli aspetti antropologici, fenomenologici, sociali, pastorali e spirituali gli aspetti liturgici e canonici, e gli aspetti legali medici e psicologici dell'esorcismo e della preghiera dii liberazione".

Quindi, un insegnante che volesse far sapere ai propri alunni tutto sull'esorcismo, dovrebbe pagare 400 euro e dopo 40 ore, sarebbe poi in grado di "descrivere, analizzare e comprendere gli aspetti peculiari del ministero dell'esorcismo e della preghiera di liberazione approfondendo sia le tematiche direttamente connesse alla pratica dell'esorcismo e a una sua corretta prassi...

Oltre a descrivere e verificare l'incidenza sociale di quei fattori che spingono le persone a rivolgersi agli esorcisti. Inoltre quello di fornire le necessarie competenze a sacerdoti, medici, psicologi, legali, docenti di ogni ordine e grado e in particolare docenti di religione, per affrontare tematiche di attualità sociale, dotati delle opportune conoscenze e degli adeguati strumenti di analisi e intervento".

Ma tutto questo a quale scopo? Ce lo spiega sempre il Miur che dichiara che il corso provvederebbe così a soddisfare i bisogni sociali e individuali dello studente, promuovendo: "conoscenza e rispetto della realtà naturale e ambientale, dialogo interculturale e interreligioso, didattica per competenza e competenze trasversali, tutela della salute nei luoghi di lavoro..."

Naturalmente, va sottolineato che quanto sopra riportato non è frutto di una "goliardata", ma è tutto "drammaticamente" vero. Qualche anno fa Victor Hugo pronunciava parole appassionate all'Assemblea nazionale per dimostrare la necessità di un'istruzione laica. Ma eravamo alla metà del 1800! Adesso, invece, alla vigilia dei viaggi interplanetari dobbiamo essere in grado di capire se un armadio di legno che "scricchiola" sia o meno rivelazione di una presenza demoniaca all'interno di un'abitazione (secondo quanto dichiarava il defunto padre Amorth, noto esorcista).



Aggiornamento. Dopo che la notizia è stata diffusa, il corso è stato cancellato. Questo l'annuncio di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana.