L’UMBRIA COME ATLANTIDE! Alla ricerca della sinistra perduta!
L'opposizione in Comune dov'è? Giochi di ruolo o atteggiamenti concreti?
Sembra come se la sinistra in Umbria, sia collassata su se stessa.
Appare come se avesse perso energia e non credesse più nel ruolo che ha l’obbligo di avere per l’andamento di una corretta democrazia.
Dalle parti di “Perugia: Social City” non siamo d'accordo per quanto riguarda la politica amministrativa che la maggioranza del Comune di Perugia porta avanti per risolvere i problemi della città e ugualmente, nemmeno siamo d'accordo sul modo di come l'opposizione non fa la propria parte "opponendosi" a questa politica.
Dalla nostra prospettiva dichiarata di "Apolide Politico" riusciamo a percepire e a vedere chiaro situazioni che chi ha i "paraocchi politici di partito" non riesce a vedere e se i problemi della città non vengono risolti, è chiaro che la responsabilità è di tutti coloro che, tanto di destra quanto di sinistra, i cittadini hanno votato.
Non vediamo di buon occhio queste posizioni non perché siamo a favore di una parte o dell’altra ma, solamente, perché una posizione senza l’altra, non è pensabile in una Democrazia Liberale che vorremmo trionfante anche nella nostra regione come in tutti i Comuni, compresi Perugia e Terni dove, si sono introdotte, purtroppo, forze politiche che contrastano con quello che è in nostro concetto di liberalità individuale e collettiva.
Di tutto ciò sembra che una parte della sinistra se ne sia finalmente accorta!
In ottobre il PD dice che farà il Congresso regionale.
Un congresso che, secondo le intenzioni del suo responsabile regionale, vedrà questa forza politica rinnovata sia dei suoi dirigenti quanto delle linee programmatiche necessarie per ridare fiducia di se stessa agli umbri.
Un fatto è certo però; se non abbandoneranno una volta per tutte la logica delle correnti interne, certo che di luce, in quel senso, ne vedranno molto poca. Come poca memoria hanno su come la vecchia sinistra della prima Repubblica è caduta ignominiosamente.
Ma lasciando indietro la questione regionale pensando a Perugia, città nel nostro cuore.
Solo alcuni giorni fa si parlava di come, in Comune, fosse quasi del tutto inesistente, in maniera concreta e risolutiva per la gestione dalla cosa pubblica, una opposizione, si sinistra, degna di essere considerata tale.
Quando usiamo questa espressione; "considerata tale", ci riferiamo non agli argomenti che mettono in discussione come quantità (quelli sono anche troppi) ma alla qualità e alla consistenza, da un punto di vista sociale che, questi argomenti trattati, rivestono e di come dovrebbero (ed invece non sono) portati avanti con risolutezza e determinazione!
Una opposizione che, tra le altre mancanze politiche, ha visto anche personaggi che, per ragioni di ideologie personali, si sono allontanati dal proprio partito politico, confluendo in altri nati nel nuovo panorama nazionale ad altri, per ragioni meno nobili, passati da sinistra a destra.
Ecco allora che se chi ne ha facoltà e l'obbligo di fare opposizione spendesse le sue energie in modo diverso ed anche molto più consistente per altri problemi reali e ce ne sono tanti visto come la maggioranza tratta in modo superficiale e non risolutivo i problemi (verde pubblico, sicurezza della città, condizioni urbanistiche di massimo degrado e minimo decoro; ecc... ecc... ecc...), sarebbe un atteggiamento politico molto più efficace e necessario per tutta la collettività.
Giampiero Tamburi
Dal sito web: “Perugia: Social City”