Milazzo (ME) - Si apre uno spiraglio per mantenere il Pronto soccorso al “Fogliani”
C’è una soluzione per il pronto soccorso di Milazzo che consenta di svolgere i lavori mantenendo il reparto al “Fogliani”: è quanto emerso nel corso d’una interlocuzione avuta oggi dal Sindaco Pippo Midili col Dirigente generale dell’Assessorato regionale della Salute Salvatore Iacolino.
Il primo cittadino, che attende ancora la convocazione in Commissione Sanità dell’A.R.S., che dovrebbe arrivare per la prossima settimana, si è fatto portavoce di quanto concordato con gli altri Sindaci della necessità di salvaguardare un reparto chiave del “Fogliani” nel momento in cui dovranno partire i lavori di ammodernamento e potenziamento già appaltati. Ha rappresentato inoltre i problemi per l’intera comunità a doversi spostare a Barcellona.
Midili gli ha ricordato che lo scorso anno erano state prospettate delle soluzioni, quali la realizzazione di una tensostruttura o la messa a disposizione dei locali dell’ex reparto di psichiatria. Il dottor Iacolino ha concordato sulla necessità di mantenere a Milazzo il pronto soccorso anche durante i lavori e ha prospettato due soluzioni: la prima prevede che i lavori vengano fatti alternativamente prima in una parte del reparto e poi nell’altra ala, mantenendone quindi la piena operatività; la seconda invece legata ad una tensostruttura avente però determinate caratteristiche in grado di assicurare il rispetto degli standard di sicurezza, tensostruttura di notevoli dimensioni, circa 250 metri, dotata di tutte le apparecchiature e la strumentazione necessaria a garantire il perfetto funzionamento di un pronto soccorso.
Essa verrebbe realizzata di concerto con la Protezione Civile regionale. “Vedremo a stretto giro quale delle due soluzioni attuare; – ha detto Midili – ma ringrazio il direttore Iacolino per la disponibilità dimostrata e la sensibilità ad andare incontro ad un comprensorio che accoglie oltre centomila abitanti. La prossima settimana ci sarà una riunione operativa col direttore della Protezione Civile Cocina per ulteriori verifiche e poter così passare alla fase operativa. Nel frattempo ci è stato assicurato che nessun cantiere sarà aperto, se non sarà data attuazione alla soluzione alternativa”.