"Battuto ogni record. Se libertà è partecipazione, oggi Rousseau è stato uno strumento di grande libertà.

Con 56.127 preferenze espresse, la nostra piattaforma online ha fatto registrare il record assoluto.

Quella odierna è stata non solo la votazione con maggior partecipazione dell’intera storia di Rousseau, ma anche quella più partecipata di sempre a livello mondiale in fatto di democrazia digitale".


Quanto sopra riportato è tutto vero. È la trascrizione di ciò che il blog del Movimento ha scritto per commentare il risultato della votazione per chiedere agli iscritti se confermare o meno Luigi Di Maio come capo politico del MoVimento 5 Stelle.

Se la democrazia può esser soddisfatta da 56mila voti, ben venga... ma a dire il vero quella dei 5 Stelle sembra alquanto anemica.

In ogni caso, come già era ampiamente scontato, visto che come sempre i voti espressi sulla piattaforma Rousseau rispecchiano i desideri di Casaleggio jr. e Grillo, anche questa votazione non ha avuto sorprese: 44.849 sono stati i sì a favore di Di Maio e 11.278 i no.


Neanche il tempo di pubblicare i dati che Di Maio ha già inviato il commento (che l'avesse già scritto?) al risultato. Questo il testo:

«Sono appena stati pubblicati i risultati della votazione sulla fiducia a me come capo politico. Con 56.127 voti e l'80% di consensi, su Rousseau abbiamo segnato il record assoluto di partecipazione a una votazione per il MoVimento 5 Stelle. Ed è anche il record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica.

Vi ringrazio tutti e vi voglio bene! Ringrazio chi mi ha confermato la fiducia, chi si è astenuto e chi ha votato contro. Non mi monto la testa, questo è il momento dell'umiltà.

Come vi avevo detto, la riconferma del mio ruolo di capo politico è solo il primo passo per avviare una profonda organizzazione del Movimento 5 Stelle, per renderlo più vicino ai cittadini, ai territori, per rimarcare la nostra identità e per permettere a questo Governo di realizzare quella idea di Paese che abbiamo costruito negli ultimi 10 anni con esperti, portavoce ed attivisti.

Tra qualche settimana conoscerete la nuova struttura organizzativa che per me deve prevedere compiti ben precisi in capo a persone individuate dal Movimento, penso a deleghe sull'economia, i territori, le liste civiche, le imprese, il lavoro, l'ambiente, la sanità, la tanto discussa comunicazione, tutte questioni che sono sempre state in capo a me, vista l'assenza di una struttura interna. Tutti coloro che si occupano di un settore in Italia devono poter interloquire ogni giorno con una persona del Movimento che cura il loro tema di interesse.
Non perderò tempo, domani avrete già novità sul rinnovo di alcuni ruoli e procedure interne.

Il nostro è un processo di evoluzione appena iniziato. Nelle prossime ore incontrerò i consiglieri regionali, lunedì i nostri sindaci e sabato prossimo una rappresentanza dei nostri consiglieri comunali di tutta Italia. Anche con loro parleremo di come rendere il Movimento più utile alle esigenze dei cittadini, delle imprese, delle associazioni, delle famiglie e in generale alle esigenze che vengono dal territorio. A proposito di territorio, la prossima settimana pubblicherò le date delle assemblee regionali a cui parteciperò in tutte le regioni di Italia. Sarà un confronto franco e produttivo con i nostri attivisti, ne sono certo.

Sono sicuro che insieme ripartiremo più forti di prima. Per il MoVimento 5 Stelle e per il Governo italiano che sosteniamo. Grazie.»


Il neo dittatore di un movimento anarchico, agendo in totale autonomia, ci farà quindi sapere i nuovi incarichi e la loro distribuzione all'interno del Movimento 5 Stelle. Il tutto, mentre dovrà occuparsi delle crisi aziendali al ministero dello Sviluppo, dello stipendio minimo garantito a quello del Lavoro, discutendo con Conte sulle decisioni da prendere nel prossimo Consiglio dei Ministri e pensando anche alle contromosse per contrastare la debordante attività di Salvini che oramai si è autopromosso a capo dell'esecutivo.

Possibile che chi oggi avrebbe votato per Di Maio non abbia fatto una considerazione tanto banale per capire che, al di là delle capacità personali, per nessuno è possibile svolgere contemporaneamente così tanti incarichi?