Giorgia Meloni è brava, anzi bravissima... nel fare la vittima
"Rivendichiamo con orgoglio la tassa sugli extraprofitti delle banche: si tratta di una misura di equità e buon senso, i cui proventi andranno a garantire la riduzione della pressione fiscale e maggiori garanzie per piccole e medie imprese. E non temiamo la reazioni dei mercati, perché da quando siamo al Governo i dati di crescita parlano da soli, certificando una fiducia ampia e condivisa"."La sinistra continui a fare la lista dei ministri del governo tecnico che noi intanto continuiamo a governare, restituendo all’Italia rispetto, autorevolezza e centralità in Europa e nel mondo, a partire dal contrasto all’immigrazione clandestina".
Queste le ultime allucinate dichiarazioni fatte pubblicare dalle "Sorelle d'Italia", Giorgia e Arianna, sui profili social di FdI.
Da ieri pomeriggio, Meloni e il suo partito stanno disperatamente cercando di dimostrare che esiste un complotto nei loro confronti per sostituire l'attuale governo con un governo tecnico.
A Malta, rispondendo alla domanda di un giornalista che le ha chiesto una sua opinione sull'argomento esclusivamente mediatico di un governo tecnico, appena accennato su un paio di testate Gedi a cui hanno replicato quelle dei (post) fascisti - argomento di una irrilevanza cosmica, tanto che nessuno si era preoccupato di rilanciarlo -, la premier si è scagliata contro la sinistra e i "soliti noti" descrivendo un complotto ai suoi danni, già in preparazione, dopo la pubblicazione della Nadef, a seguito della quale si è registrato un innalzamento dello spread. In pratica, secondo quello che Meloni vuol far credere, sarebbe in atto (o lo sarebbe stato) una specie di ripetizione di quanto accaduto nel 2011, con la caduta del governo Berlusconi IV.
Il Partito Democratico ha risposto così alle fantasie meloniane:
"Meloni va a caccia di fantasmi ed evoca lo spauracchio del Governo tecnico. Dice che "lo vuole la sinistra", eppure a parlarne è solo lei. Perché? È il solito giochino. Grida al complotto come arma di distrazione di massa, per distogliere l'attenzione dal suo fallimentare anno di Governo e dalle divisioni dentro la maggioranza.I conti non tornano, gli italiani stanno peggio di un anno fa, l'inflazione galoppa ed erode il potere d'acquisto delle famiglie e la destra si inventa un nuovo nemico.Oltre la propaganda c'è la realtà. Gli unici fantasmi sono al governo, incapaci di vedere e affrontare le questioni del Paese. Meloni & Co se siete in grado, governate, altrimenti passate la mano, perché gli italiani non possono pagare il prezzo della vostra incapacità".
Un'analisi inappuntabile, quella dei dem, che sottolinea l'unica sua vera capacità che finora Giorgia Meloni è riuscita a mettere in mostra: il vittimismo.
Le sue innumerevoli difficoltà riscontrate nell'azione di governo, frutto di incapacità e mancanza di visione, di idee e prospettive, vengono immancabilmente e sistematicamente giustificate dalla presidente del Consiglio con colpe da attribuire ad altri e, adesso, pure con complotti.
Il problema per Meloni, però, è che con questa strategia può sì aiutare la sua propaganda, ma i risultati del suo governo rimangono scarsissimi e sono comunque sottolineati, drammaticamente e incontestabilmente, dai numeri.
Rimane comunque difficile immaginare che riuscirà ad utilizzare questa "strategia" per altri quattro anni.