Afghanistan, anche Kunduz è caduta nelle mani dei talebani
Solo l'aeroporto, secondo quanto riportato da un funzionario locale alla BBC, non è ancora caduto nelle mani dei talebani... il resto della città di Kunduz, invece, si è arreso.
Kunduz è la città più importante nel nord dell'Afghanistan, perché è di fatto la porta di accesso alle province settentrionali del Paese, perché è uno snodo autostradale, perché la sua provincia controlla una parte del confine con il Tagikistan, utilizzato per il contrabbando dell'oppio e dell'eroina afgani che vengono esportati verso l'Asia centrale per poi arrivare in Europa. Quindi, controllare Kunduz significa controllare una delle rotte più importanti del traffico di droga nella regione.
I talebani, poche ore dopo aver conquistato Kunduz, hanno catturato anche un'altra città settentrionale non molto distante, Sar-e-Pul, anche se le forze governative sostengono che i combattimenti sono ancora in corso.
L'offensiva talebana iniziata a maggio, in concomitanza con il migliorare delle condizioni climatiche e del progressivo abbandono del Paese da parte delle forze Usa e Nato, si sta facendo adesso sempre più pressante, con i miliziani islamisti che stanno gradualmente riconquistando le posizioni abbandonate dopo l'invasione Usa, dimostrando peraltro l'inutilità di 20 anni di operazioni militari.
L'ambasciata degli Stati Uniti in Afghanistan ha condannato la "nuova offensiva talebana contro le città afgane", dichiarando che "imporre con la forza il proprio governo è inaccettabile. Tale comportamento dimostra assoluto disprezzo per il benessere e i diritti dei civili e peggiorerà la crisi umanitaria del Paese".
Intanto, il ritiro delle forze militari statunitensi prosegue, così come l'avanzata talebana.