A Torino, questa mattina, alcune centinaia di studenti volevano esternare direttamente a Giorgia Meloni il loro giudizio su quanto detto e fatto dalla presidente del Consiglio, recatasi nel capoluogo piemontese per il Festival delle Regioni, dopo un anno di governo. Però, non gli è stato permesso.
L'intenzione dei manifestanti era quella di raggiungere il Teatro Carignano. Partiti da Palazzo Nuovo, una volta arrivati in via Principe Amedeo, i manifestanti sono stati bloccati dalla polizia, mentre tutti gli altri accessi a piazza Carignano venivano chiusi. Dopo alcuni tentativi di forzare il cordone, la polizia ha risposto caricando e manganellando i presenti.
Per le forze dell'ordine, la responsabilità delle cariche è da attribuire ad alcuni esponenti del centro sociale Askatasuna indicati come "animatori delle violenze", ma tra coloro che sono stati fermati e identificati vi sono studenti universitari e delle scuole superiori, appartenenti a comitati studenteschi come "Cambiare Rotta", attivisti del movimento No Tav e di Potere al Popolo.
Dopo il suo intervento al Festival delle Regioni, uscendo dal Teatro Carignano, la premier Meloni, in relazione a quanto accaduto, si è espressa così ai cronisti che le chiedevano un commento:
"Guardi, se le contestazioni sono dei Centri sociali lo considero perfettamente normale, anzi mi ricorda che sono dalla parte giusta della storia, se mi contestano quelli che insultano le forze dell’ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive".
Un cronista le ha però ribattuto dicendo che sembrano studenti. Al che la premier ha replicato:
"Sembrano centri sociali, che è un’altra cosa".
Il problema, come accaduto anche in altre occasioni, è che a molti dei presenti (non solo tra gli studenti) è sembrato che sia stata la polizia a caricare, piuttosto che ad essere caricata, oltre al fatto che la reazione, con tanto di manganellate tirate a casaccio, sarebbe stata eccessiva. Niente di nuovo. Ormai siamo abituati, anche perché in Italia, forse unico Paese tra quelli dell'occidente, gli appartenenti alle forze dell'ordine che operano in contesti come quello di Torino non hanno alcuna sigla che ne permetta l'identificazione e, per questo, alcuni pensano di poter agire impunemente.
A parte questo, quello che, come direbbe la premier, fa rimanere basiti è il fatto che, in pratica, Meloni abbia giustificato l'accaduto perché ne sarebbero stati responsabili appartenenti ai centri sociali, come se questo li dovesse rendere destinatari di manganellate giustificate a prescindere... sempre e comunque.
In precedenza Andrea Giambruno, suo fidanzato o diversamente marito, visto che a chiamarlo compagno potrebbe essere considerata un'offesa, si era di nuovo distinto, durante la trasmissione su Rete 4 da lui condotta, definendo il tragitto dei migranti dall'Africa all'Europa come "transumanza".
Dato che i familiari di Meloni sono soliti usare la Treccani per precisare le loro esternazioni, è d'obbligo pertanto fare altrettanto. Ecco come spiega il termine transumanza l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana:
"Complesso delle migrazioni stagionali su largo raggio territoriale e con accentuato dislivello verticale, con cui animali di grossa e media taglia si spostano, spontaneamente o condottivi dall’uomo, dalle regioni di pianura alle regioni montuose e viceversa".
Pertanto, associare transumanza a migrazioni è corretto, ma solo se le migrazioni sono quelle di animali e non di persone... a meno che per Giambruno i migranti non siano da considerare animali.
L'ennesima gaffe del first gentleman d'Italia è stata fatta il 29 settembre e il 2 di ottobre, dopo che in molti l'avevano notata e commentata sarcasticamente, Giambruno si è visto costretto a scusarsi, precisando che il termine era stato usato inavvertitamente e non volontariamente, pretendendo di non poter essere definito un razzista.
Evidentemente, se non è un razzista è solo un ... ignorante a cui Mediaset permette di condurre un programma di informazione, evidentemente perché fidanzato, o diversamente marito che dir si voglia, di Giorgia Meloni.
Come dimostrano le dichiarazioni di entrambi, non si può dire che i due non abbiano un'identità di vedute e non stiano bene insieme. Alla fine... Dio li fa e poi li accoppia.