Dopo “Kos Group”, un’altra multinazionale delle residenze per anziani penalizza e mortifica i propri dipendenti, con la complicità di Cgil e Cisl: si tratta di Sereni Orizzonti, azienda che possiede circa 90 strutture in Italia con migliaia di lavoratori. La denuncia arriva dal sindacato autonomo Snalv Confsal e dalla Confederazione Confsal, che per tutto il mese di luglio svolgerà una campagna informativa presso le strutture sanitarie del gruppo in Toscana, iniziando oggi dalla clinica Sanatrix, ad Aulla, in provincia di Massa Carrara.   

Questa è la vicenda: Sereni Orizzonti si è finalmente decisa ad applicare ai propri lavoratori un CCNL valido, dopo aver impedito loro di beneficiare degli aumenti retributivi (previsti nel 2017 e 2023) e dell’assistenza sanitaria integrativa. L’azienda fino ad oggi ha continuato ad applicare un Contratto scaduto nel 2009, con il benestare di Cgil e Cisl, risparmiando centinaia di migliaia di euro in termini retributivi e contributivi. Dal 2017, infatti, ogni lavoratore ha percepito uno stipendio mensile di circa 50€ in meno (cifra che si raddoppia a partire dal 1° gennaio di quest’anno). A ciò va aggiunta la parte contributiva non erogata all’INPS, oltre all’assicurazione sanitaria di cui i lavoratori non hanno potuto godere.

Ora, per mettere fine ad eventuali contenziosi, Sereni Orizzonti propone ai propri dipendenti toscani la cifra di 150 euro, erogabili in due tranche, a fronte di migliaia di euro (dai 3.000 ai 6.000) maturati a titolo di differenze retributive e contributive. L’accettazione di tale somma, inoltre, sembrerebbe “obbligatoria” ai fini del passaggio a un nuovo CCNL: in altri termini, l’azienda sta decidendo di applicare nel futuro un altro contratto, più vantaggioso, obbligando però i propri dipendenti a firmare conciliazioni individuali per chiudere con il passato. 

“Insomma, tutto finirebbe ‘a tarallucci e vino’, grazie alla complicità e al silenzio di altri sindacati, in questo caso CGIL FP Interprovinciale Toscana e CISL FP Toscana che hanno già sottoscritto l’ipotesi di accordo, valida, al momento, soltanto nella Regione Toscana” dichiara il Segretario nazionale SNALV Confsal Maria Mamone. “Lo Snalv Confsal non ci sta e, oltre a denunciare la situazione in ogni sede competente, avvierà una campagna informativa, fatta di assemblee, nelle strutture toscane, al fine di mettere i lavoratori al corrente della vergognosa mistificazione perpetrata a loro danno”. 

La prima assemblea si svolgerà oggi pomeriggio alla Sanatrix di Aulla. Le prossime tappe toccheranno, fino al 24 luglio, Prato, Pistoia, la provincia di Firenze, Livorno e Lucca.

Per maggiori informazioni: https://snalv.it/sociosanitario