Giorgia Meloni un’estremista? Sì, ma di quelle finte moderate. Una che ha ereditato un partito rinato dalle ceneri del Movimento Socialista Italiano di Giorgio Almirante, fascista dichiarato, e che fino ai giorni di La Russa faceva ancora il saluto romano. La Meloni nazionale è la classica demagoga di estrema destra che cerca, mediante una comunicazione pop, di fingere di essere democratica, elevandosi a “mamma”, “donna” e “cristiana” per accattivarsi le simpatie popolari. 

I media assecondano la sua strategia, facendola passare per una sovranista scanzonata. E pazienza se porta avanti posizioni nazionaliste e razziste, dicendo di voler uscire dall’Europa e auspicando l’affondamento delle navi umanitarie per salvaguardare la pura razza italiana. Perché la storia non insegna mai nulla e ogni tanto fa tornare spettri che sembrano sconfitti per sempre. Ma in fondo, come disse Enrico Cuccia, "gli italiani sono intimamente legati al fascismo". Mussolini non è caduto dal cielo, è stato lo specchio del popolo italiano: un popolo incline alle dittature perché, dall'imperialismo romano al fascismo, passando per le monarchie, ha sempre cercato l'uomo della provvidenza capace di risolvere i problemi di tutti. E se poi non ci riesce, allora lo mettono a testa in giù.

Meloni si è sempre fatta passare per democratica, ma non ha mai smesso di strizzare l’occhio alle frange più estreme della destra, come Casapound e Forza Nuova. Solo che lei riesce a dosare meglio le parole per non creare allarmismi. Non fa certamente come Francesco Minutillo, meloniano della prima ora, che su Facebook scrisse: “Mentre i c..i islamici ci uccidono e ci sterminano, noi pensiamo a fare leggi perché i fr..i si possano sposare e ci scandalizziamo se un neg.o viene accoppato dopo aver aggredito un italiano. Che paese di me..a! Servono nuove leggi razziali a tutela della cristianità. Ma gli italiani popolo bue non lo faranno anche per colpa della nostra schifosa costituzione scritta dai maiali partigiani. Che venga lo zio Adolf a fare più ordine” (Francesco Minutillo, segretario provinciale di FdI di Cesena e Forlì, rimosso dall'incarico nel luglio 2016).

Meloni è uno dei politici più invitati nei talk show perché quasi nessun giornalista ha mai ammesso la pericolosa vicinanza tra Fratelli d’Italia e fascismo italiano. Certo si potrebbe commettere l’errore di considerare gli esponenti di Fratelli d’Italia come dei reazionari arrabbiati ma bonari e innocui. Ma guarda caso questo fu lo stesso errore che gli italiani fecero ai tempi di Mussolini. E sappiamo la fine che abbiamo fatto.