La console è ormai uno strumento musicale quanto la chitarra elettrica. Non si tratta del mito del ritorno al vinile, ma di uno strumento con cui dal palco, un musicista specializzato (il dj) mixa fonti sonore diverse creando musica che prima non c’era. Ovviamente questo ‘rito’, quasi sempre divertente, può essere eccellente dal punto di vista musicale… oppure un disastro epocale, proprio come un concerto pop rock o l’esibizione di una banda musicale. Forse per alcuni il dj non è ancora un vero musicista… ma non si dicevano più o meno la stessa cose, qualche decennio fa, dei rocker con i capelli lunghi e degli ‘urlatori’? Non c’è nulla di male a sognare di diventare un top dj. Ma mentre si sogna bisogna farsi un mazzo così e diventare bravissimi dal punto di vista tecnico ed artistico. Quasi tutti i dj di medio livello che conosco hanno una tecnica media. Quelli che invece hanno una tecnica eccellente (tipo Intrallazzi), guarda caso sono in giro da decine d’anni.

Perché faccio queste riflessioni un po’ da professore del piffero e/o del ballo? Per colpa di un Sassofono quello di Steve Norman(Spandau Ballet) & Alessia Ciccone  che ho ascoltato  suonare da molti anni  ad oggi in tante serate mentre Dj Claudio Ciccone Bros  mixava. 

 

 Ecco, ieri sera ho avuto la totale conferma di quel che ho letto diversi anni fa da parte dell' ex ‘batterista’ dei Kraftwerk: “Il dj è ovviamente un musicista. Per la precisione è un percussionista che lavora con tasti e ritmi”. Mentre Steve Norman & Alessia Ciccone  suonavano, Dj Claudio metteva musica col suo pc e utilizzando il mixer. Sinceramente, non essendo dj e fregandomene altamente degli inutili dettagli tecnici, non so assolutamente che programma usi. So un’altra cosa: non stava fermo un attimo. Dava il ritmo alla perfezione,cambiando pezzo spessissimo, con una frequenza ed una facilità tale da far sembrare tutto semplicissimo. In realtà, guardando bene da dietro cosa cappero faceva, ho visto che il flusso musicale così naturale era in realtà frutto di un lavoro frenetico, incessante, incasinato, spesso improvvisato. Dopo la performance infatti spesso Steve & Alessia si sono  lamentati bonariamente di alcuni cambi spiazzanti per loro…

Il problema di fare il dj infatti è che sembra facile, soprattutto in ambito musica “facile”, ovvero pop. La stessa sensazione infatti l’ho provata spesso ascoltando e guardando dj  che sanno rendere “pop” ogni  dj set con tecnica sopraffina… Ma lo scopo, come mi ha detto Dj Claudio, “non è mica far vedere che è difficile. La gente si deve divertire”.

Ecco, c’è una notevole differenza tra un Sassofonista e un dj. Quasi tutti sappiamo che suonare il Sax  o il pianoforte è MOLTO difficile. Ci vogliono anni e anni per imparare solo le basi. Solo alcuni dei “diplomati al conservatorio” suonano in orchestra, tra di loro, poi chi è un vero solista, artista? Pochissimi.  Solo chi conosce un po’ di tecnica musicale, sa che cosa significa

E invece tanti dicono e scrivono “che ci vuole a fare il dj”. Ed è vero. Fare il dj a basso livello è facile. Farlo ad altissimo livello è difficilissimo.

Quanto ci vorrà perché soprattutto in Italia, paese in cui in questo momento abbiamo pochissimi top dj noti a livello internazionale perché il dj da simpatico intrattenitore possa finalmente essere definito musicista, come un sassofonista, soprattutto quando fa cose turche? Non voglio dire Artista con la A maiuscola? BOH.

Sinceramente, non mi importa. Perché da tempo, diciamo da decenni, il dj è un musicista e i fatti sono meno importanti delle opinioni.

PS Troppo spesso i dj intelligenti, ad esempio tutti quelli citati qui, con modestia non si sentono ‘veri musicisti’ perché non conoscono l’armonia, non sanno ‘leggere la musica’, in studio talvolta si fanno aiutare dai tecnici (cosa che fa pure Vasco Rossi) e roba del genere. Si sentono in colpa perché spesso ’rubano’ la musica agli altri. Come se non capitasse anche nella musica classica, che i temi si rubano (infatti si facevano le variazioni). Come se un percussionista (il dj lo è) debba per forza specializzarsi anche in tutto il resto. Ovviamente sbagliano. La considerazione che l’artista ha della sua arte vale quasi sempre zero. E quindi finitela. Non rompete e fate il vostro lavoro, il musicista.