La stima del dato congiunturale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, a dicembre vede un aumento del +0,2% rispetto al mese precedente.

L'aumento congiunturale è dovuto alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,8%), a cui si aggiunge la diminuzione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1%).

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a +0,6% (dal +0,4% di novembre) e quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile al +0,6%.


Su base tendenziale,  rispetto a novembre 2019, l'inflazione diminuisce del -0,2% come nel mese precedente, mentre la stima preliminare era del -0,1%.

L'inflazione rimane pertanto negativa per l'ottavo mese consecutivo, a causa dei prezzi dei Beni energetici (-7,7%, da -8,6% del mese precedente) il cui calo meno marcato, insieme con quello dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -1,6% a -0,7%), è però compensato dal rallentamento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,2% a +1,6%), determinando così la stabilità della flessione dell'indice NIC.


In media, i prezzi al consumo nel 2020 registrano una diminuzione pari a -0,2% rispetto al +0,6% del 2019.

Al netto degli energetici e degli alimentari freschi l'inflazione di fondo cresce del +0,5% (come nel 2019) e al netto dei soli energetici del +0,7% (dal +0,6% del 2019).