Il Controfestival di Sanremo non è certo una novità nell'ambito degli eventi organizzati 'a latere' della manifestazione canora ligure ma, quest'anno, assumerà un rilievo ancora maggiore perché, a fianco della lotta ai grandi potentati musicali, che impongono la propria musica da classifica sapientemente allocata dalle etichette dominanti, ci sarà anche un risvolto legato alla politica internazionale. 
La presenza del leader ucraino Volodymyr Zelensky al festival ufficiale ha sollevato non poche polemiche sulla liceità di portare un capo di stato 'coinvolto' in una guerra civile sanguinosa a fianco del telegiornale delle 20, di una marca di fustini sbiancanti e al 'sound' di una canzonetta italica.
A raccogliere la palla Carlo Freccero, nume titolare dell'opinione 'dissonante', che sarà fra gli autori del 'controfestival' di cui, perora è dato sapere assai poco.
E contro la presenza di Zelensky al Festival c'è anche una raccolta firme,iniziativa della tv indipendente Byoblu
Intanto, dagli ambienti Cinque Stelle, emerge il duro post di Torquato Cardilli, pubblicato sul blog di Beppe Grillo:  "Dalle bombe alle canzoni. Anche il dolore fa spettacolo", un titolo che dice tutto.