Diotima: la musica che lascia un segno
Una donna che sempre teso a scommettersi, ad esprimere il suo potenziale col canto. Una figura femminile che crede nella possibilità che ogni persona possa dispiegare il suo talento. Diotima, all’anagrafe Maria Fonti Castelbonese, si è sempre messa in gioco, ha sempre teso a creare arte attraverso ciò che la ispira maggiormente.
Come affiora l’inclinazione per il canto
Diotima viene da una famiglia appassionata di canti popolari siciliani, nonché di musica folk e mazurka. Da bambina si è accostata al canto come gioco, un’attività ludica in cui ha inventato le canzoni. Dopo la morte della madre (1989) la sua giocosità è stata compromessa, ma l’inclinazione verso il canto continua. Frequenta, fino all’età di 20 anni, i cori parrocchiali.
La svolta con la musica rap ed hip-hop
Intorno agli anni ’96-’97 conosce il genere musicale hip-hop. Un giorno di Ferragosto si ritrova nella casa dei cugini, scopre un lettore musicale con questo tipo di note e ne resta subito colpita. I cugini le hanno spiegato tutto ciò che concerne la galassia hip-hop. Nel corso dell’adolescenza e della giovinezza, Diotima ha frequentato ragazzi e ragazze aderenti alla subcultura rap. Il loro punto di ritrovo è sempre stato Piazza della Regione di Paternò, per gli abitanti Municipio, frequentato pure da altri gruppi giovanili.
Diotima faceva parte delle CREW, ovvero gruppi di persone che si uniscono in quanto ascoltano, cantano e ballano le stesse melodie, della scena h/h. A questa appartengono i writers, i dj beat box, gli MC, i breaker. Tra le strade e le piazze del paese la musica rap, hip-hop, r’n’b suonava nelle auto e nelle radio portatili ed era molto coinvolgente.
Gli artisti musicali che hanno ispirato Diotima
Il suo nome d’arte, durante la giovinezza, è stato Ladymaf. Un appellativo tanto singolare quanto identitario, poiché associa il suo essere femminile (lady=signora) col suo nome e cognome Maria Fonti, riportati con l’abbreviazione. Negli anni più importanti della sua giovinezza poche ragazze si sono affacciate al mondo hip-hop. Si è infatti avuta la concezione che esso fosse più maschile. Le note di Otienne, Sottotono, DJ Lugi, Dj Gruff, Kaos One, Neffa, Inoki, Joe Cassano, Turi (Baretta), Bassi Maestro, Fugees, Notorius Big, Tupac, Tredici Bastardi, Missy Elliot, Beastie Boys, Lyricalz hanno scandito gli anni delle comitive, delle risate, delle aggregazioni. In quel periodo Diotima ha ascoltato, e continua a farlo, pure altri generi, quali rock, punk, reggae, musica italiana. Ha inoltre frequentato altri gruppi legati ad altre subculture giovanili.
Come Diotima è attualmente
Dopo una lunga pausa dal canto decide di riprenderlo. Il suo nome d’arte adesso è Diotima, poiché, attraverso il suo estro canoro, vuol trasmettere luce al mondo esterno, negli odierni tempi critici. L’appellativo precedente Ladymaf ha indicato una ragazza molto cupa, data la sua vita segnata da avversità. Diotima negli ultimi anni si è indirizzata verso la musica popolare siciliana, in fase di preparazione vi è un album con 4-5 tracce, dal nome Matriarcale. Tra queste figura l’omonimo brano inedito, con video già presente su Youtube, in onore alla Sicilia, terra natia fin troppo martoriata da chi la vive che non la sa apprezzare. In cantiere c’è il brano Etna balla e traballa; si tratta di una produzione musicale in cui Diotima richiama e omaggia la territorialità del luogo in cui abita, in tutte le sue caratteristiche. La donna sta riprendendo ad esibirsi dal vivo, interpretando sia i suoi brani sia altri sempre rievocanti la sicilianità, come quelli di Rosa Balistreri. Ella tende sempre alla sperimentazione: si accosta al trap-pop, mischia vari generi musicali e si cimenta col teatro dei Pupi.
Diotima, attraverso l’arte canora, vuol lasciare un segno rispetto alla sua dimensione creativa. Il dedicarsi al canto costituisce per lei una gratificazione personale, dopo una vita difficile riesce finalmente a far affiorare il suo estro artistico-creativo.
Articolo a cura di Angela Strano