Hospital Evac: simulazione di una maxi emergenza NBC e terroristica, organizzata dal Policlinico "Borgo di Roma" di Verona. Procedure di intervento in presenza di sostanze pericolose e di attacco nucleare.

Nelle scorse settimane si è svolta la triplice simulazione di una maxi emergenza Nucleare Biologica Chimica (NBC) e Terroristica presso il Policlinico "Borgo Roma" di Verona. Hanno partecipato alla simulazione molti civili che fungevano da comparse, gli studenti del Master Avanzato in Emergenza Urgenza dell'Università di Verona e il gruppo di infermieri del Policlinico di Borgo Roma specializzati nel gestire le maxi emergenze intra ospedaliere.

Come ben sanno gli infermieri nei momenti di maxi emergenza si ha necessità di tutto e di tutti, e gli infermieri, ancora una volta, non si sono tirati indietro.

Una maxi emergenza richiede una valutazione rapida e precisa della disponibilità di forza lavoro in circostanze avverse e mutevoli, spesso letali: gli infermieri anche questa volta hanno dato il loro contributo a questo scopo di salvaguardia della popolazione.

stato da subito attivato un coordinamento tra Centrale operativa 118 e Direzione Sanitaria, attivando in tempi rapidi ambulanze in stand by con infermieri ed autisti ingaggiati in pronta disponibilità, in aggiunta alla flotta contingente dei mezzi di pronto intervento istituzionali, per dare soccorso ai pazienti e famigliari coinvolti nel disastro simulato in un reparto del Policlinico, garantendo le cure del caso, fino ad evacuazione completa del reparto colpito.

In meno di un'ora si è allestito un Posto Medico Avanzato per ogni emergenza di tipo sanitario.

Il triage, il trattamento ed il trasporto, condotto dagli infermieri intervenuti sul luogo del disastro, ha permesso di valutare rapidamente un numero elevato di persone, con l’intento di portare il massimo beneficio al maggio numero di traumatizzati, usando il minimo delle risorse, siccome un disastro intra ospedaliero si determina una sproporzione tra i mezzi di soccorso immediatamente disponibili, i soccorritori, la strumentazione necessaria, e le reali necessità derivanti dall’avvenimento, che sia di tipo nucleare , biologico, chimico o terroristico.

Nelle maxi emergenze intra ospedaliere è difficile quantificare le risorse umane necessarie e ci si può solo attrezzare per prevedere e non farsi cogliere del tutto impreparati con esercitazioni e simulazioni.

Oltre alle prime cure del caso (Nucleari Biologiche Chimiche e Terroristiche), si deve garantire anche la ricerca, il salvataggio, il recupero e il trasporto verso le strutture ospedaliere più idonee attraverso comandi e comunicazioni coordinate, nonché pianificazione, tattica e tecnica programmate per tempo.

Come sempre non è stato facile, ma gli infermieri sono abituati a situazioni non facili.
Abbiamo incontrato, in questi casi, diverse competenze e ruoli che ci hanno accomunato anziché distinguerci.

E nel bisogno, anche se simulati, noi infermieri ci saremo sempre.