Nella controversa offensiva per la conquista della città di Mosul condotta da iracheni, curdi e supportata dalle forze della coalizione, c'è da registrare l'annuncio comunicato dall'Unicef che un suo convoglio, la scorsa domenica, è entrato all'interno di Mosul.

Il convoglio umanitario, guidato dall’UNICEF e composto da diverse agenzie tra cui WFP e UNFPA, ha portato aiuti di prima necessità, sufficienti per un mese, per almeno 15.000 bambini e le loro famiglie, in totale 30.000 persone.

Dall'inizio dell'offensiva ad oggi, 56.000 persone di cui la metà bambini, sono sfollate da Mosul e dalle zone limitrofe, mentre ancora 1,5 milioni di persone, 600.00 sono bambini, è intrappolato all'interno della città.

Il rappresentante UNICEF In Iraq, Hamida Ramadhani, ha lcommentato così la notizia: «Per la prima volta in oltre due anni l’UNICEF è entrato nella città di Mosul. Le nostre squadre di soccorso stanno fornendo aiuti alle comunità colpite dal conflitto».

I 14 veicoli, compresi 8 camion, del convoglio hanno potuto raggiungere il quartiere di Gogachly nella parte orientale di Mosul alle 9,30 del mattino circa. La distribuzione degli aiuti è stata completata in 6 ore, accompagnata, sullo sfondo, da continui colpi di artiglieria ed esplosioni che sono conktinuate per l'intera giornata.

Gli aiuti comprendevano 5.000 kit con tavolette per la purificazione dell’acqua, biscotti ad alto contenuto energetico, taniche per l’acqua, secchi, sapone, dentifricio e gbeneri vari per i bambini, compresi pannolini.