Intervista ad Alessandro Scipione, specialista di Nord Africa e Medio Oriente per Agenzia Nova, spiega la difficile situazione in Libia. Riusciti ad evitare scontri violenti a Tripoli, continua però lo stallo a livello politico.

In attesa della scadenza della roadmap del Foro di dialogo politico libico, a giugno, nessuno sa dire con esattezza cosa accadrà.

In questo momento la Libia rischia di spaccarsi in almeno due pezzi e almeno di fattoLa parte orientale del Paese potrebbe cominciare ad esportare autonomamente il suo petrolio. Ci sono due fazioni in contrasto, con l’incognita delle varie tribù: il Governo di unità nazionale che ha la sede a Tripoli e guidato dal premier Abdelhamid Dabaiba si oppone al gruppo dell’ex ministro dell’Interno Fathi Bashagha che ha il sostegno dell’Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar.