È stato uno dei principali protagonisti dell'ultimo scudetto vinto dal Milan. È entrato di diritto nella storia del club e nel cuore dei tifosi, nonostante abbia giocato poco a causa dei tanti infortuni subiti.
Il motivo è molto semplice: è stato un grandissimo uomo spogliatoio, ha aiutato i suoi compagni dal primo all'ultimo giorno, soprattutto nei momenti di estrema difficoltà.
È stato un vero leader: massimo rispetto per chi ha indossato la fascia, ma per noi, anche se simbolicamente, è stato lui il vero capitano del Milan in questi anni.
Esperienza e mentalità sempre al servizio della squadra, ma ciò che ha colpito di lui è stata la sua capacità di affrontare i momenti negativi mantenendo un atteggiamento positivo e propositivo.
Si è fatto volere bene da tutto l'ambiente rossonero.
Già dal primo giorno al Milan si è reso protagonista di un bel gesto: ha salutato e si è presentato a tutti i dipendenti incontrati tra il primo e il secondo piano della sede milanista, prima di salire al quarto per il rito della firma del contratto.
Ogni sua azione è stata finalizzata per cementare il gruppo: del suo compleanno, ad esempio, ha offerto il pranzo a tutta la squadra, lo staff ed ogni singolo dipendente del centro sportivo. Non sono gesti scontati.
Oltre che un ottimo giocatore, ha confermato di essere una splendida persona, con un grande cuore: tra le anime più nobili nel mondo del calcio.
Ha avuto sempre rispetto dei suoi tifosi: come quella volta che ha dimostrato grande sensibilità, rinunciando alla sua maglia per donarla a un tifoso che non è riuscito a prendere quella di Reijnders.
Oggi finisce ufficialmente il suo rapporto col Milan, nonostante lui avrebbe persino accettato di rinnovare il contratto riducendosi lo stipendio.Sei amato da tutti perché sei un esempio da seguire: grazie di tutto Alessandro Florenzi...