Di Vincenzo Petrosino - Salerno -

Da cinque anni la popolazione italiana sempre più vecchia continua a diminuire inesorabilmente.

L'Istat segnala che solo in alcune città e paesi del Nord Italia si ha un piccolo aumento.

Report Istat:
www.istat.it/it/files//2020/02/Indicatori-demografici_2019.pdf

Le coppie italiane hanno in media uno o due figli e l’età della prima gravidanza si sta spostando oltre i 30 anni. Circa un quinto delle nascite del 2019, pari a un totale di 85mila, è dovuto a madri straniere.

Circostanza spiegabile se teniamo conto del fatto che in 50 anni è cambiato il modo di vivere delle famiglie.

Comunque, il dato sconcertante è che  abbiamo avuto nel 2019 435mila nascite e 647mila decessi e l’attuale popolazione italiana è  al  1° gennaio 2020 di  60 milioni 317mila anime. 

Il sud lamenta un calo delle nascite superiore al 6 x mille , minore al centro, mentre al nord  è in atto una debole crescita pari al  + 1,4 per mille. La provincia con più nascite è Bolzano, seguita dalla Lombardia e dall'Emilia Romagna. Le regioni più critiche: la Campania, la Basilicata e il Molise.  

Come si può vedere, la natalità è strettamente legata al benessere economico .

Di contro, l'Italia, sempre in base a ciò che ci dice l’Istat, è uno dei paesi con più alta longevità, in particolar modo nel nord est. Gli uomini residenti in questa ripartizione geografica possono infatti contare su una speranza di vita di 81,6 anni, mentre per le donne è pari a 85,9.