Martina, 21 anni, per 6 anni subisce violenze per mano del suo ragazzo. Fragile, con poco coraggio e poca autostima, non ce la fa ad allontanarsi dal suo compagno.

Questo è quanto ci ha mostrato un servizio andato in onda alle iene. La "iena" Matteo Viviani ha accompagnato i due ragazzi da uno psicologo per intraprendere un percorso separato. Martina si è allontanata da lui quando ha capito che poteva farcela da sola.

E’ stata accusata sui social di essere malata, perché secondo l’agorà virtuale il fatto che lei non avesse lasciato prima il suo ragazzo indicava che fosse "lei" ad avere dei problemi, senza neppure riflettere quali possano essere i meccanismi che stanno dietro ad una violenza.

Nulla giustifica il fatto di ricevere violenze psicologiche e fisiche, ma la ragazza, innamorata, pensava di poter riuscire da sola a far cambiare il comportamento dl suo ragazzo.

L’amore, purtroppo, non ha nulla a che vedere con la violenza. Il possesso non è gelosia, è ideazione di un amore che non esiste, è la "costruzione" di una persona a nostra immagine.

Quando si arriva a picchiare una donna, quando si arriva a violentare psicologicamente la persona che dichiari di amare, stai vivendo un rapporto malato... non ti ami, non ti piaci, giochi con l’autostima.

Con l’autostima, giochino del più forte sul più debole caratterialmente, si cerca sempre di incastrare l’uomo o la donna, annientandoli farli sentire una nullità.

Nessuno si ferma a costruire un muro di protezione su quelle persone cresciute forse in fretta, rimaste immature, perché forse sin da piccoli non hanno avuto il supporto di coloro che erano deputati a farli crescere, insegnandogli a vivere, camminare, correre, lavorare...

Questo è il grande problema: credere che chi ci vuole cambiare ci ami...ma non è così... chi ci ama ci cammina accanto proteggendo ciò che è dentro di noi cercando di tirarlo fuori passo dopo passo, anche a costo di perderci.