La solita solfa del fascismo e dell’antifascismo, il mantra del pericolo fascista, il ritornello della libertà di stampa e dei diritti civili a rischio, hanno stancato un pò tutti. Invece, la Sinistra farebbe bene a dirci quale idea di futuro ha in mente per il nostro paese, quale tipo di società vuole costruire, come intende risolvere i problemi e non limitarsi a snocciolarli uno dietro l’altro recitando allo sfinimento il rosario delle italiche criticità!

Detta così come viene, viene, la sinistra dovrebbe dirci:

  • Cosa intende fare per riportare gli stipendi dei lavoratori italiani a livelli accettabili e al passo con il caro vita.

  • Cosa intende fare sulle pensioni, se pensionare i lavoratori a 70 anni e con quattro soldi o cos’altro.

  • Cosa intende fare per rendere le città italiane più sicure.

  • Cosa intende fare per recuperare i soldi dell’evasione fiscale e far pagare il giusto a tutti.

  • Cosa intende fare per assicurare ai cittadini una sanità pubblica efficace ed efficiente.

  • Cosa intende fare per migliorare il trasporto pubblico.

  • Cosa intende fare per fronteggiare il caro energia.

  • Cosa intende fare per evadere la richiesta di case popolari.

  • Cosa intende fare per risolvere le criticità idrogeologiche del territorio.

  • Cosa intende fare per la scuola pubblica, per l’assistenza agli anziani, per velocizzare i processi, per sburocratizzare gli uffici pubblici, per velocizzare i processi, per regolare i flussi migratori, per risolvere il sovraffollamento delle carceri, ecc, ecc.

Insomma, gli italiani si aspettano una sinistra meno demagogia e più concreta, una sinistra che sappia dare risposte funzionali ai problemi reali della gente di questo paese.

Se la sinistra vuole tornare al governo, passando per il voto popolare senza prendere la scorciatoia dei governi tecnici, farebbe bene a studiare soluzioni concrete ai problemi reali degli italiani che non sono omofobi, fascisti e nazisti perchè le hanno preferito il centrodestra, ma perchè la sinistra stessa si è rinchiusa dentro i palazzi romani sorda e muta alle loro domande.