"Approvata dal Parlamento la Legge di Bilancio. Ringrazio a nome mio e del Governo i parlamentari di maggioranza di Senato e Camera per il sostegno e la compattezza dimostrati. Un segnale positivo per una Manovra importante, che mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese. In linea con i principi che guidano la nostra azione e con il programma che gli italiani hanno votato.Questa volta la Manovra viene approvata senza il voto di fiducia. Ringrazio per questo anche le opposizioni che, pur nel forte contrasto sui temi, hanno contribuito allo svolgimento del dibattito. E ora avanti con determinazione, coraggio e responsabilità".

Questo quanto dichiarato ieri da Giorgia Meloni dopo l'approvazione alla Camera della manovra 2024, con le opposizioni che, evidentemente per motivi di ferie, hanno evitato qualsiasi lungaggine per il suo via libera, che sarebbe comunque ugualmente avvenuto, nonostante le numerose e reiterate critiche espresse.

Per la segretaria dem, Elly Schlein, la manovra 2024 è
"figlia dell'arroganza che avete dimostrato in questi 14 mesi, chiudendovi di fronte ad ogni possibilità di confronto, mortificando questo Parlamento con oltre 50 decreti-legge, il più delle volte approvati con la fiducia e ora arrivando persino al diktat imposto ai vostri stessi parlamentari di maggioranza di non presentare emendamenti. Che, poi, fosse almeno servito a qualcosa. Avevate detto che in tempi rapidissimi, al 15 dicembre, la partita sarebbe già stata chiusa: macché, ci troviamo qui, al 29, di ritardo in ritardo, di compromesso in compromesso, tra estenuanti trattative e reciproci veti. Siamo arrivati fino ad oggi, appena in tempo per evitare l'esercizio provvisorio. ...
Questa è una manovra che fa male al Paese e infligge un colpo letale ai servizi pubblici, una fitta, ma inconsistente pioggerellina di micro-misure o, meglio, una lunga serie di mance e di mancette, distribuite con una logica di scambio al ribasso a dir poco imbarazzante. ...È una manovra che colpisce in faccia tutte le generazioni. Dopo tanta retorica sulle famiglie, è una manovra che volta le spalle alle madri e ai padri. Lo fa perché, mentre l'OCSE certifica che siamo l'unico Paese in cui i redditi familiari sono diminuiti nel secondo trimestre di questo 2023, non siete riusciti ad individuare una misura efficace contro il caro vita, perché avete scelto di alzare l'IVA per i pannolini e gli assorbenti, perché avete tradito le promesse di Giorgia Meloni sugli asili nido, perché ieri avete votato contro la nostra proposta di congedo paritario di 5 mesi pienamente retribuiti per entrambi i genitori, non trasferibile tra loro, che aiuterebbe l'occupazione femminile, che aiuterebbe le famiglie e la redistribuzione del carico di cura. ...Oltre a questo, tagliate le pensioni delle donne, restringendo opzione donna, tagliate la sanità pubblica, tagliate il welfare, le risorse per le persone con disabilità, non mettete un euro sulle persone non autosufficienti, sapendo che tutto questo aggrava il carico di cura sulle famiglie e quindi il carico di cura che grava sproporzionatamente sulle donne, penalizzandole nel lavoro e anche nell'impresa. Insomma, il primo Governo guidato da una donna fa ogni giorno scelte contro le donne. ...È una manovra che colpisce le persone anziane perché, dopo aver tuonato per anni contro la Fornero, siete arrivati al Governo e avete tagliato voi le pensioni a chi si è tanto sacrificato per arrivarci. Chi saranno i prossimi a cui le taglierete per battere cassa? State smantellando la sanità pubblica. La spesa sanitaria sul PIL diminuisce, tornando ai livelli prepandemia, come se non fosse successo niente. Incontro persone per strada che mi chiedono com'è possibile attendere 3 anni per una visita specialistica. Mancano 70.000 infermieri, 30.000 medici, 21.000 se ne sono già andati all'estero ma, per ridurre le liste d'attesa, la vostra risposta, che davvero ci lascia basiti, è: facciamo lavorare di più quelli esistenti. Ma vi rendete conto che hanno condizioni di lavoro estenuanti e turni massacranti? State favoreggiando l'emigrazione ! Colpite anche le nuove generazioni perché non c'è niente sulle politiche per la casa. Avete tolto il Fondo affitto, lasciando 630.000 famiglie a rischio di sfratto. Non c'è niente sul diritto allo studio, mentre noi chiedevamo di aumentare i fondi per le borse di studio, affinché non ci fossero più gli idonei non beneficiari delle borse. Intanto, mi scrivono docenti precari, che fanno supplenze brevi, a cui lo Stato non versa lo stipendio da mesi, nemmeno a Natale. Non c'è niente sull'emergenza climatica e nemmeno sull'alluvione in Emilia-Romagna e Toscana, quando le famiglie e le imprese ancora aspettano i ristori al 100 per cento che voi avete promesso con le vostre passerelle nel fango. È una manovra senza futuro, finanziata in deficit, di cui le misure più significative - il taglio del cuneo e la riforma dell'IRPEF - valgono solo per il 2024, giusto il tempo di scavalcare le europee. Sul Patto di stabilità avete guardato altri decidere e vi siete trovati ad accettare a testa bassa un compromesso dannoso per l'Italia che ristabilisce l'austerità di rigidi parametri quantitativi sul deficit, uguali per tutti i Paesi, e mettete così un'ipoteca pesantissima sul futuro del Paese. È una manovra senza investimenti, che non sostiene le imprese nella conversione ecologica e nell'innovazione, imprese che invece dovranno fare i conti con l'abolizione dell'ACE, che chiedevamo di reintrodurre, con la totale assenza di una vera politica industriale. Il caso dell'ex Ilva dice tutto perché avete respinto ieri un nostro emendamento che chiedeva di aumentare la partecipazione pubblica per riassumere il controllo strategico dell'azienda e portare avanti la conversione, sostenere l'occupazione e salvare il futuro di Taranto. L'unico investimento previsto in questa manovra è il progetto sbagliato e anacronistico di Salvini del ponte sullo Stretto. Risorse che potevano essere utilizzate per un grande piano nazionale sulla casa, che sta diventando un'emergenza per il Paese, mentre sottraete risorse alle regioni, per finanziare il ponte, che servivano a migliorare subito la mobilità in quelle regioni. ...Arroccandovi, non avete detto “no” solo a noi ma alle aspettative di tante persone, come quei 3,5 milioni di lavoratrici e lavoratori che aspettano una legge che dica che sotto i 9 euro è sfruttamento e non è lavoro. Sul [vostro] salario minimo ... la delega ... non parla dei contratti comparativamente più rappresentativi, parla di quelli più applicati. State aprendo la strada ai contratti pirata. Tante le altre proposte che abbiamo inserito e che avete ignorato: i pannelli sui tetti degli edifici industriali, commerciali e agricoli, un credito di imposta unificato per il sostegno agli investimenti in beni tecnologicamente avanzati delle imprese, insomma, tante cose che non avete neanche voluto considerare".

Questo il commento della Cgil, nelle parole del segretario confederale Christian Ferrari:

"Si conclude oggi, con l’approvazione definitiva della Camera dei deputati, il percorso della legge di Bilancio. L'Italia, il prossimo anno, crescerà dello ‘zero virgola’. Lo dicono - a dispetto delle ottimistiche previsioni governative di un +1,2% del Pil - tutti gli istituti nazionali e internazionali. Questo non succederà per caso, ma anche per effetto di una manovra di Bilancio all’insegna del ritorno all’austerità e di poche misure una tantum che - secondo lo stesso Governo - contribuirà alla crescita del Paese di uno striminzito 0,2%. Il che equivale ad ammettere - da parte di Palazzo Chigi - di non avere una politica economica in grado di incidere sulla realtà.Tra crisi internazionali, flessione dell’export e caduta interna di consumi, produzione industriale e investimenti, - prosegue il dirigente sindacale - stiamo andando incontro a un anno molto difficile a mani nude. Se a tutto ciò aggiungiamo che il Governo Meloni ha accettato una riforma del Patto di Stabilità - decisa da Francia e Germania - che colpirà l'Italia più di ogni altro paese d'Europa, il quadro è completo.Nel merito della manovra, ribadiamo il nostro giudizio negativo. Non c’è alcuna risposta a un’emergenza salariale causata da un’inflazione da profitti che - negli ultimi due anni - ha falcidiato, fino al 17%, il potere di acquisto dei salari: la decontribuzione si limita a confermare i redditi attuali ed è a termine; l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef - anche questo per il solo 2024 - produrrà vantaggi pressoché impercettibili sulle buste paga; mentre quello che serve è rinnovare i contratti nazionali di ben 10 milioni di lavoratrici e lavoratori sia pubblici (e i fondi stanziati sono largamente insufficienti) che privati. L’Esecutivo ha fatto cassa sui pensionati ed è riuscito perfino a peggiorare la legge Monti/Fornero. Si taglia ancora una volta su sanità, scuola, politiche sociali ed enti locali. Non c’è alcuna politica industriale e si continua a delegare tutto al mercato, con i soliti incentivi a pioggia alle imprese.Non è vero che non ci siano risorse per fare diversamente. Si è deciso - ed è una chiara scelta politica - di non andare a prendere i soldi dove sono: extra profitti (paradigmatica la marcia indietro su banche e settore energetico); un’evasione fiscale che ogni anno sottrae l’equivalente di mezzo Pnrr alle politiche sociali e di sviluppo del Paese; grandi patrimoni, rendite finanziarie, professionisti benestanti che - con la flat tax - pagano meno tasse di operai, impiegati e pensionati.È contro questa politica economica e sociale che, insieme alla Uil, - conclude Ferrari - abbiamo organizzato la mobilitazione e gli scioperi d’autunno. Una mobilitazione che abbiamo tutta l’intenzione di portare avanti anche nei mesi a venire, per contrastare l’impoverimento di lavoratori e pensionati e per ottenere risposte sia dal Governo che dalle controparti datoriali. E lo faremo non solo per difendere le persone che rappresentiamo, ma nell'interesse generale del Paese: senza alzare i salari, rilanciare gli investimenti, difendere il welfare pubblico e universale, e senza una politica industriale in grado di affrontare le sfide della transizione digitale e della conversione ecologica, l’Italia non avrà alcuna prospettiva di crescita solida e strutturale".

E secondo Meloni, la legge di bilancio metterebbe al centro le famiglie, il lavoro e le imprese...