Si sa come diceva quel celebre motto nessuno è profeta in patria. Ma nel caso di Giorgia Meloni forse mai come adesso può essere considerato di grande attualità. Questo perché dopo il Guardian di Londra, giornale notoriamente di idee progressiste, il Washington Post, certo non un giornale conservatore, adesso anche la CNN tesse le lodi dei primi mesi del governo di centro destra. Con buona pace di quanto a sinistra ancora si ostinano nel cercare di metter in cattiva luce il governo a livello internazionale.

All'estero sembra che poco si curino di quello che pensano la Schlein e Conte (e con tutto il rispetto come potrebbe essere altrimenti) sulla Meloni e sul suo esecutivo. A ribadirlo è l’emittente americana CNN, che analizzando nero su bianco i primi sei mesi del governo di destra ammette che il Capo dell’esecutivo non è “neanche lontanamente di estrema destra come alcuni avevano temuto”, che anzi dimostra di essere un politico multilingue a suo agio con i leader mondiali globali, come si è avuto modo di constatare in svariate occasioni, dai colloqui intercorsi in Europa fino a quelli avuti con i vari Paesi dell’Africa e con altre realtà quali quelle dell’India o degli Emirati Arabi Uniti.

Oltre ad essere diventato un punto di riferimento a livello internazionale, continua la CNN, il Presidente del Consiglio ha avuto la capacità di mettere “al centro dell’agenda le vere priorità degli italiani”: riforma fiscale, interventi contro caro-energia, aumento delle pensioni e più assunzioni nei settori cruciali dell’economia sono alcune delle misure accolte in maniera decisamente positiva dai cittadini.

In aggiunta a ciò Giorgia Meloni ha il merito di essere non solo “la più giovane e la prima donna primo ministro d’Italia, ma è anche la prima leader eletta dal 2011”, mantenendo tutt’oggi una maggioranza salda e compatta che si è venuta a creare senza dover ricorrere a giochi di palazzo, ma che per la prima volta dopo anni rappresenta davvero la volontà espressa dai cittadini.

La cosiddetta “luna di miele” tra gli italiani e il premier sta continuando ben oltre il periodo delle post-elezioni e ciò fa comprendere come il partito di Fratelli d’Italia stia riuscendo a mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, lavorando in maniera efficace e responsabile, nonostante i continui attacchi mediatici di una sinistra che rimasta oramai senza argomenti è capace solo di usare una retorica ricca di pregiudizi ideologici e di screditare in maniera volgare e irrispettosa i membri del Governo (e non) sul loro piano personale e familiare. Insomma, dopo che il Times nel 2020 indicò la Meloni come una delle venti personalità più influenti al mondo, ora altri giornali progressisti riconoscono i meriti della prima donna premier italiana. Con buona pace di quanto auspicavano (e forse speravano) che con il governo di centrodestra arrivassero le peggiori sventure nel nostro paese.