Cronaca

Dov'erano gli ambientalisti e le associazioni quando si voleva ampliare l'aeroporto Costa D'amalfi? E legambiente con Buonomo ?

La salvaguardia dell’ambiente e lo studio e la comprensione dei rapporti tra gli inquinanti e l’ambiente, sono argomenti complessi. Spesso  questi argomenti sono portati avanti da associazioni o anche da singoli soggetti dotati di “apparente buona volontà”, ma spesso  politicamente collegati a, e quindi sostenuti da... partiti politici.

Anzi, dalla mia esperienza ritengo che un comitato o un'associazione viene sempre "infiltrata" da qualcuno che cerca alla fine visibilità o tornaconto politico. Un po' come fece il candidato della destra alle ultime elezioni di Pontecagnano.

Senza togliere nulla a qualsiasi onorevole professione  e mestiere, sono  della ferma idea che l’ambiente e il suo rapporto con l’uomo, la natura, gli animali debba essere innanzitutto conosciuto.  Per conoscerlo, bisogna  averlo studiato, ma non solo al convegno o su internet, ma soprattutto sul campo... facendo ricerca e sperimentando.

Spesso, come è accaduto ad esempio a Taranto per l'Ilva o ad Augusta o altrove, le speranze erano riposte in politici che, una volta raccolti i voti, hanno dimostrato la più grande inefficienza. 

Non si può affidare l’ambiente al militare, al bidello di scuola, al ragioniere, al  pizzaiolo, al professore di scuola elementare o media... Insomma, bisogna conoscere cosa si deve fare e come farlo... con metodo, capacità e innanzitutto potere e padronanza di raccontare la scienza.

Evidente, a mio giudizio, è la confusione che molte associazioni attive sul territorio campano, oltre ai movimenti politici, che hanno dimostrato nel momento in cui si voleva ampliare l’aeroporto Costa D’amalfi di Pontecagnano, consumando 65 ettari di terreno agricolo e pensando di far volare sulla testa dei cittadini di Pontecagnano Bellizzi e Montecorvino Pugliano, milioni di passeggeri.

Nessuno di loro si rende conto davvero, per ignoranza o per "partito preso" che è possibile un disastro ambientale.

Gli stessi però erano pronti ad andare a monitorare le acque del mare, dei fiumi, a strapparsi le vesti per un pur minimo sversamento.

Barricate e proteste sono state fatte a Pontecagnano per l'impianto a biomasse, per la discarica e anche per la ventilata ipotesi di delocalizzazione delle fonderie. Tutto anche da parte di associazioni che con la mano destra piantano l'alberello per migliorare l'ambiente, mentre con la sinistra vorrebbero scavare la pista dell'aeroporto.

Alla fine emerge chiarissimo che certe associazioni devono seguire gli interessi del partito o del soggetto politico al quale sono legati... che spesso sono oltretutto incompetenti in materia ambientale.

Sembra inutile spiegare cosa siano gli inquinanti da combustione, sembra inutile spiegare che il consumo di territorio per 56 ettari e il futuro inquinamento di centinaia di ettari intorno è cosa certa... anche per l'agricoltura di quarta gamma, rucola e altro che venga coltivato.

Inutile spiegare che  un aeroporto rappresenta una grave ed enorme criticità ambientale alla luce di tanti studi recenti. Ecco perché le procedure molto superficiali, anche se lunghe, sono state bocciate dai tribunali.

“L'esperienza personale maturata dopo aver partecipato ai procedimenti Via  (Valutazione di impatto ambientale) per gli aeroporti di Linate, Leonardo Da Vinci, Costa D'amalfi e Capodichino  e dopo aver redatto le relazioni dei rapporti tra ambiente e patologie per i ricorsi al Tar di Firenze e Salerno, entrambi vinti, mi costringe a sottolineare che nel caso atipico di questo aeroporto di Salerno "nessuna associazione" ambientalista o di difesa del territorio o dell'agricoltura ha mai fatto un solo intervento durante il processo di Via di alcuni anni fa.

Ma quello che è ancora più grave è che dopo che i cittadini hanno vinto al Tar, le stesse non hanno detto "una sola parola" e né, tanto meno, sono venuti in aiuto ai ricorrenti al Consiglio di Stato. Una vergogna! Solo i Comunisti hanno espresso la loro contrarietà all'opera come accaduto anche per Firenze. 

Nessuno si è mai preoccupato di inquadrare l'ampliamento di questo aeroporto, quale criticità ambientale, neppure un partito politico o altri (unico caso credo in Italia).

Purtroppo, anche se stimolate, molte associazioni, gruppi, politici e amministratori hanno addirittura misconosciuto la "pericolosità" di una criticità diretta e indotta da quell'aeroporto. 

Si è pensato allo sviluppo di Basilicata e Cilento, agli imprenditori... addirittura importanti esponenti del M5s, proprio quelli che vanno in tv a parlare di ambiente e salvaguardia, hanno fortemente spinto per questo ennesimo disastro ambientale”... una vergogna.

Parlano ancora di semplice  allungamento pista  eppure sono 56 ettari di esproprio e riduzione di territorio. Parlano di  aeroporto già esistente, dimenticando che i traffici verranno dirottati in parte da Napoli a Salerno... e si parla di milioni di passeggeri, anche se il master plan dice cose diverse. 

In un momento di tale crisi dei trasporti e del turismo si parla ancora di sviluppo costruendo aeroporti? Così riparte l'Italia? con il bonus vacanze, monopattini e biciclette, insieme al ponte sullo Stretto? Pensiamo al piccolo artigiano, al piccolo imprenditore in difficoltà, alle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, agli anziani che vanno a mangiare raccogliendo gli avanzi nei mercati. Sviluppiamo le attività locali, il turismo della litoranea, cerchiamo un vantaggio per la popolazione del posto... non per gli abitanti di Matera! 

Possibile che neppure la gente comune riesca a capire cosa accadrà alla popolazione che giornalmente dovrà convivere con i continui decolli e atterraggi degli aerei?

Pontecagnano e Bellizzi sono "paesi fuori dal mondo",  paesi dove si protesta per la strada sporca e il sacchetto della spazzatura, si pianta l'alberello e ci si vuole incatenare per chiudere la fonderia Pisano  e poi... e poi?

Non resta che dire "brava Legambiente, bravo M5s, bravo Pd , brava Italia"... avete fatto il vostro capolavoro da incorniciare nelle già tante “imbecillità umane”.

Ora tra l’altro nella stessa Pontecagnano si vorrebbe candidato alla Regione il buon Buonomo di Legambiente,  anzi a quanto pare si candida e proprio con " de Luca " proprio il Buonomo  in cerca di poltrona colui che  ha avvallato l’aeroporto, colui che non ha mosso un dito e non conosce nulla probabilmente di inquinanti e peggio non ha neppure titoli, colui che durante la giunta Bassolino era in pieno finto orgasmo per la famosa pista ciclabile, ovviamente inutile, inopportuna e naufragata. Che imbecillità quella pista ciclabile... e lo scrissi a chiare lettere. 

https://www.ilgiornaledisalerno.it/michele-buonomo-ex-presidente-di-legambiente-mi-candido-con-de-luca/

Insomma, evitiamo  di fare diventare idoli personaggi che dovrebbero innanzitutto avere competenze scientifiche per pronunciare qualche sillaba in Tv e per candidarsi alla Regione. Abbiamo già troppi problemi in Campania per aggiungerne qualche altro. 

Questa la lista dei " firmatari di un documento che richiedono la candidatura dell'ex presidente legambiente  ( ci chiediamo candidandosi con De Luca cosa ha fatto per il Crescent, fonderie Pisano, Sarno, appunto aeroporto, compostaggio , per non parlare di Terra dei fuochi ed ecoballe ecc ecc ) , Non vorrei che tutto si è fermato all'acqua  alla goletta verde... e alla raccolta della monnezza , ovviamente no , tra l'altro un rappresentante e difensore dell'ambiente dovrebbe anche raccontare quali titoli specifici ha in materia , quali studi specifici possiede e cosa ha prodotto di personale che possa essere titolo.

Questa la lista dei firmatari del documento che si  rivolgono alla politica e alla società civile affinché si colga l’urgenza di avviare “un cammino nuovo, che parta dalla consapevolezza di poter attingere da un bagaglio straordinario di bellezze, intelligenze, energie innovative, che solo gambe robuste e abituate a lunghi sentieri, spesso in salita, possono percorrere fino al traguardo” !!! : Vincenzo Aliberti, Editore Saremo Alberi, Antonio Amatucci, Avvocato CdA Polieco, Andreas Andreou, Insegnante, Biancaluna Bifulco, Imprenditrice turistica, Anselmo Botte, Sindacalista, Antonio Briscione, Presidente Riserve Foce Sele-Tanagro Monti Eremita Marzano, Pietro Caggiano, Imprenditore agricolo, Valerio Calabrese, Direttore Museo Dieta mediterranea, Patrizia Campagna, Dirigente Scolastica, Maurizio Capone, Musicista, Alessandro Cocurullo, Direttore 105 Tv e Villamare Film Festival, Fabio Costarella, Manager Conai, Marika Calenda, Pedagoga e Docente universitaria, Annamaria Cascone, Imprenditrice agricola, Giancarlo Cattaneo, Imprenditore Green economy, Fatiha Chakir, Presidente Associazione Un mondo a colori, Enrica De Falco, Agronoma e Docente universitaria, Giovanni De Feo, Rifiutologo e Docente universitario, Alessandro Di Muro, Archeologo e Docente universitario, Raffaele Falcone, Artista e Imprenditore, Fabio Fasolino, Presidente Consorzio Ecoem, Alex Giordano, Etnografo digitale e Docente universitario, Sergio Iagulli, Direttore Casa della Poesia, Stefania Laudonia, Entomologa e Docente universitaria, Paolo Longo, Presidente Fiab Salerno, Carmine Maisto, Presidente Ordine Agronomi e Forestali di Salerno, Delfina Malandrino, Docente universitario, Mario Malinconico, Ricercatore CNR, Franco Manzione, Bibliofilo e Cavaliere del Lavoro, Chiara Mastursi, Equa Tienda Cooperativa, Giuseppe Morese, Imprenditore Zootecnico, Franco Mosca, Imprenditore Green economy, Francesco Napoli, Presidente Arcigay Salerno, Massimo Padovano, Manager innovazione sociale, Rosa Pepe, Agronoma e ricercatrice CREA, Roberta Pastore, Architetto, Silvio Petrone, Manager Green economy, Pasquale Quaranta, Giornalista e attivista lgbt, Vittorio Rambaldo, pescatore, Alessandra Riccio, Giornalista, traduttrice e saggista, Giovanni Rizzo, Imprenditore balneare, Giuseppe Russo, Agronomo e Presidente Agricoltori per l’Ambiente, Francesca Salemme, Giornalista, Aldo Savarese, Imprenditore Green economy, Gerardo Sassano, Architetto e Docente universitario, Giuseppe Scarano, Medico epidemiologo e sanità pubblica, Luigi Valiante, Direttore scientifico Museo Vivo del Mare, Simone Valitutto, Antropologo, Giovanna Voria, Chef contadina, Ottavia Voza, Architetto e Archeologa.

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Cronaca
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