Gerico è sito del patrimonio mondiale in Palestina, ma Netanyahu non ci sta
Gerico, la città biblica, è stata dichiarata 'Sito del patrimonio mondiale in Palestina', dal Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, riunito in Arabia Saudita, a Riad, fino al 25 settembre prossimo.
La notizia ha immediatamente innescato la reazione negativa di Israele.
Eppure, Gerico si trova in Cisgiordania nella Area A che è sotto il controllo esclusivo dell'Autorità Palestinese e almeno il 55% della popolazione è palestinese.
In Cisgiordania, infatti, vige una situazione di armistizio, dopo gli accordi di Oslo del 1993 che hanno definito tre aree (A, B, C) ad amministrazione israeliana, palestinese o mista.
Il presidente Netanyahu dal 1996 ha più volte pubblicamente definito gli accordi di Oslo un errore. Infatti, durante i suoi governi Israele non ha mai fatto sforzi per metterli in pratica.
Anzi, ha aumentato la pressione sui Territori con la costruzione di decine di migliaia di nuove case per coloni.
Ma la sua posizione è molto controversa già in Israele, che tra l'altro era presente alla riunione di Riad con una propria delegazione di studiosi.
Tecnicamente, infatti, la Cisgiordania è un territorio riservato ai palestinesi che vi risiedono ed occupato da Israele, secondo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Corte Internazionale di Giustizia e il Comitato internazionale della Croce Rossa.
Intanto, a complicare le cose per il premier israeliano Netanyahu c'è la gaffe di giorni fa, quando ha dichiarato riguardo la sua visita all'ONU che sarebbe stato insopportabile vedere i dimostranti israeliani "allineati" con i nemici di Israele come Iran e Olp.
La reazione che si è subito fatta sentire anche perchè in USA non è vietato manifestare e la scusa di Netanyahu è stata ancor più imbarazzante: si riferiva ai dimostranti che si troveranno fuori del Palazzo dell'Onu e verranno confusi, per sbaglio, con i nemici d'Israele.
Il presidente Netanyahu è un ex 'team leader' delle forze speciali Sayeret Matkal: capirà mai che rendere sempre più difficile il raggiungimento di una pace equivale a mettere un'ipoteca sul futuro di Israele?