In occasione della Giornata internazionale della famiglia il Forum delle Associazioni Familiari ha organizzato, presso la sala Domus Helena di Roma, un incontro sul tema "Famiglia, la vera impresa in Italia" a cui hanno partecipato il ministro per gli affari regionali e le autonomie con delega alla Famiglia Enrico Costa ed i professori Alessandro Rosina (demografo), Anna D'Addio (Ocse), Carlo Federico Perali (economista).

Il ministro Enrico Costa è stato eletto alla Camera ed è iscritto al gruppo parlamentare di Area Popolare (NCD-UDC).
Oggi, durante il suo intervento nell'incontro organizzato dal FAF, in merito al tema della stepchild adoption, ha detto: «Sia chiaro che non può rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta. In tema di stepchild adoption fino a oggi la giurisprudenza ha dato delle interpretazioni colmando un vuoto normativo. Ora quel vuoto non c'è più, c'è una norma chiara che esclude la stepchild adoption, a maggior ragione alla luce dei lavori parlamentari, e quindi mi attendo di vedere chiusa una fase di interpretazione creativa».

Il ddl sulle Unioni Civili è ancora in attesa della firma del capo dello Stato per diventare legge a tutti gli effetti e già si affilano le armi su quella parte che è stata stralciata dal testo, le adozioni, e che dovrebbe essere discussa tra non molto in una nuova legge ad hoc. I cattolici, in questo caso, non sembrano disponibili ad arretramenti o compromessi e la dichiarazione odierna del ministro Costa ha tutta l'aria di voler tracciare un confine che si considera invalicabile.

A stretto giro, arriva la risposta della senatrice Monica Cirinnà, cui è intestata la legge sulle Unioni Civili, che ha dichiarato all'agenzia ANSA: «Non è così, non c'è alcuna giurisprudenza creativa, c'è la giurisprudenza che, davanti alla scelta del legislatore di non decidere, continua ad applicare la norma esistente che è la legge sulle adozioni che è richiamata esplicitamente al punto 20 del maxi-emendamento del governo. Nel maxi-emendamento del governo alle unioni civili, l'ultima frase del punto 20 dice che "resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti". Quindi i giudici continuano ad applicare le legge in materia di adozione che, per la stepchild, applica la lettera D, cioè che per le adozioni in casi particolari il punto di partenza è la tutela del minore».

In base a questo clima è facile prevedere che la legge sulle adozioni, nel caso possa mai essere licenziata, sarà l'ennesimo inutile compromesso tra le esigenze reali della gente e gli interessi elettorali dei vari gruppi che compongono la maggioranza. Ed il risultato sarà una legge inutile.