Cronaca

Risanare il Mezzogiorno? Una lunga storia di ataviche battaglie

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Caserta - Incentrato su un tema stimolante l’incontro-dibattito svoltosi al Salone degli Specchi di S. Maria Capua Vetere gremito da un folto e qualificato uditorato. Il meeting, promosso in sinergia  dalle associazioni Libera, Eva, Forum e Lions International di S. Maria Capua Vetere, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale della Città (guidata dal Sindaco Avv. Antonio Mirra), è stato  coordinato dalla Prof. Camilla Sgambato, già Deputato al Parlamento, che, con una dotta introduzione dell’argomento,  ha presentato i relatori, (nell’ordine): Mariano Di Palma (Libera), Lello Palladino (Eva), Renato Natale (sindaco di Castelvolturno), Andrea Morniroli (Dedalus), Virginia Crovella (Canapificio) e Caterina Boca (Caritas), cui ha fatto seguito l’intervento dell’Avv. Mario Romano (Direttore della comunicazione del Lions Club, in rappresentanza della Presidente Dott.ssa Rachela Cantelli). 

Agli interessanti spunti di tutti gli interventi, ha fatto conclusivo contrappunto la relazione di base del Prof. Fabrizio Barca, ex Ministro della Coesione territoriale e attuale Presidente  nazionale del Forum Disuguaglianze e Diversità. Con un approfondimento di natura storico-politica, economista (che come è noto, ha presieduto per oltre sei anni, nei primi anni 2000, il Comitato per le politiche territoriali dell’OCSE), ha analizzato   le molteplici criticità che affliggono il nostro Meridione, soffermandosi sulle cause  e sui rimedi, purtroppo parziali, apprestati, negli ultimi anni, dal  governo di cui egli stesso  ha fatto parte, nel triennio 2011-2013, alla guida  di un Dicastero finalizzato a rimuovere il dislivello  tra le regioni del nostro Paese, missione che ancora persegue nel ruolo attualmente ricoperto.

Passando  all’esame della situazione odierna, Barca ha sottolineato la possibile ricaduta, in termini di  benefici, che il nostro Mezzogiorno, potrà ricevere dal PNRR (Piano  Nazionale di Ripresa e Resilienza) varato con il Decreto Legge n.77/2021 convertito con modificazioni dalla L. 29 luglio 2021, n. 108, dal momento che all’interno del detto provvedimento legislativo figura  la cd. ”clausola del 40%” che identifica la cospicua  misura delle risorse destinate al Mezzogiorno.

C’è, tuttavia – ha avvertito l’oratore  – un consistente margine di rischio che la quota riservata alle nostre Regioni si riveli, nei fatti, alquanto inferiore non per cattiva gestione da parte dell’Esecutivo, ma  a causa della insufficiente capacità di produrre progetti da parte dei potenziali destinatari (Enti locali, persone, imprese ecc.) in favore dei quali la detta quota è stata prevista.

Allo stato, infatti, risulta raggiunto circa il 34% , con punte anche inferiori in relazione a specifiche  elaborazioni progettuali, come nel caso di quelle afferenti alla cd. ”economia circolare” o agli asili nido. Di qui l’accorato invito alle intelligenze del nostro territorio a moltiplicare gli sforzi per utilizzare in pieno questa eccezionale opportunità ottenuta da parte dell’Europa e al Legislatore di apprestare  un adeguato rafforzamento della governance attraverso l’introduzione di clausole  e meccanismi di salvaguardia volti ad assicurare il conseguimento del previsto e auspicato tetto del 40%, capace di garantire il rilancio ed il riallineamento del Sud con la concreta valorizzazione in loco delle sue eccellenti risorse imprenditoriali e giovanili.

Autore Ernesto Genoni
Categoria Cronaca
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