Parlare di clima di fiducia al tempo del coronavirus appare una contraddizione, ma i dati macroeconomici non vanno in quarantena. Comunque, nonostante tutto, a febbraio 2020 la stima dell'indice del clima di fiducia per i consumatori diminuisce soltanto di 0,4 punti, passando da 111,8 a 111,4, mentre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese registra "addirittura" un aumento: da 99,2 a 99,8.
Per quanto riguarda le famiglie tutte le componenti del clima di fiducia sono in flessione, con quella relativa al clima futuro che fa segnare una diminuzione più marcata rispetto alle altre, passando da 114,6 a 112,7.
Con riferimento alle imprese, sono registrati in aumento il settore manifatturiero con l'indice che aumenta (da 100,0 a 100,6) e quello del commercio al dettaglio (da 106,6 a 107,6).
In base alla nota dell'Istat, il calo nel clima di fiducia dei consumatori è legato in particolar modo alle decisioni di spesa, mentre segnali migliori provengono dalle opinioni sulla situazione economica generale.