Nella mia esperienza personale e professionale ho sempre assegnato uno spazio importante al concetto di coppia e di relazione sentimentale, ancor più in un contesto temporale delicato come quello di oggi, che vede (fin) troppe persone prendersi e lasciarsi come se nulla fosse. Evidentemente perchè l’atto comune di costruzione di una relazione sana, positiva e funzionale è una competenza che si deve conoscere e apprendere, al pari di come si impara anche a guidare un’automobile, utilizzare uno smartphone o un PC e imparare qualsiasi nuova attività. Nell’esemplificare cosa si può attivamente fare, dunque, per poter imparare a edificare e mantenere una relazione appagante per entrambi i partner ho stilato un decalogo avente la peculiarità di risultare molto facile da tenere a mente, poichè costituito dalla prima vocale e lettera dell’alfabeto ripetuta cinque volte: cinque volte A. Ogni A rappresenta proprio un’attività che ciascun componente della coppia dovrebbe scegliere di compiere, con costanza e buona volontà, al fine di migliorare attivamente la vita sentimentale propria e del partner, e portare allo scoperto tutto ciò che di magnifico può esserci all’interno di una relazione. Più nel dettaglio le “5 A” sarebbero:
AMARE
ASCOLTARE
AIUTARE o ASSISTERE
AMMIRARE o APPREZZARE
ASPETTARE o ATTENDERE
reciprocamente il proprio partner.
Amare è molto probabilmente il primo concetto che affiora alla mente allorchè si pensa a una relazione di qualità, ed effettivamente l’amore è un sentimento importantissimo all’interno della coppia. Io stesso ho scritto anche un libro di poesie d’amore e ogni giorno di più mi rendo conto di quanto una relazione possa essere vuota se non contempla l’amore. Però ci sono molti generi diversi di amore, che variano a seconda della persona, della fase di vita, dei valori, dell’educazione ricevuta eccetera. Ecco perchè ognuno di noi può amare a suo modo, un modo diverso dall’altro, e che può pure evolversi nel corso del tempo. Ciò spiega perchè, ad esempio, l’amore che inizialmente affiora tra due persone e che porta all’inizio di una relazione sentimentale è assai diverso da quello che intercorre tra chi ha passato anni ed anni insieme. Ma non importa: l’importante è amare e cercare di amare con tutto se stesso. Dopotutto si va incontro a una relazione di pura e semplice convenienza se si sceglie di stare insieme a una persona che non si è mai amata (scrivo “che non si è mai amata” perchè capisco che è molto difficile amare il partner ogni giorno che si passa insieme e infatti la maggior parte delle persone non ne è capace; ma se si sta con un essere umano per cui proprio non abbiamo mai provato amore, allora il discorso cambia).
Ascoltare è altresì assai importante perchè − se è vero che al giorno d’oggi si parla molto e molto animatamente − si tende però a non assegnare la stessa rilevanza all’ascolto. Va bene esporre i propri pensieri, desideri e le proprie perplessità, esternandoli al partner, ma se poi non si ascolta ciò non serve a nulla: la comunicazione è una ricchezza all’interno del rapporto solamente allorchè preveda che vi sia anche un ascolto attivo e reciproco. Ascoltare empaticamente è il segreto per poter ottimizzare la comunicazione nella coppia ed evitare dunque malintesi e situazioni ambigue. E se si pensa che la maggior parte delle liti e dei conflitti in una relazione avviene proprio perchè la comunicazione non è appropriata − in quanto tutti parlano ma solo in pochi ascoltano − allora si può capire ancora meglio quanto la capacità di ascolto sia una componente essenziale di una relazione coi fiocchi.
Aiutare o assistere è un po’ la controparte più pragmatica dell’amare, ma si sa: stare in coppia serve anche affinchè sia possibile espletare delle finalità pratiche, che ogni giorno la vita quotidiana freddamente pone dinanzi a noi. Aiutare dunque la persona che amiamo − sia nella risoluzione dei piccoli, inevitabili, problemi di tutti i giorni, sia in situazioni più eccezionali e gravose − è l’unica via percorribile che offre la possibilità di superare tutti quegli ostacoli che la vita ha in serbo per noi: difficoltà tuttavia superabili con una persona capace e fattiva al nostro fianco decisa a tenderci una mano amica che ci accompagni nel difficile cammino della vita. Un cammino a cui nessuno di noi può sottrarci.
Ammirare o apprezzare lui o lei è la quarta colonna portante di una relazione matura e desiderabile: infatti, se non si tiene in considerazione il proprio partner, se non lo si vede come una persona capace − che date le sue risorse, conoscenze e competenze riesce a farci stare bene − allora non sarebbe possibile immaginare di passarci effettivamente una vita accanto. E cosa ancora più importante, è necessario ammirare/apprezzare il partner per quello che è veramente, non per come appare o per come vorremmo che fosse. D’altra parte ognuno di noi possiede delle conoscenze e competenze che ha acquisito tramite l’istruzione, il lavoro, dei corsi vari o anche semplicemente in maniera autonoma, ed è auspicabile che vengano messe al servizio della coppia, della famiglia e − (anche) per tale ragione − diventino motivo di ammirazione e apprezzamento.
Aspettare o attendere l’uomo o la donna della propria vita costituisce nondimeno un aspetto essenziale della relazione, poichè ogni persona al mondo ha i suoi tempi e le sue esigenze e quindi − se per qualsiasi motivo non riusciamo a stare al passo con i tempi e le esigenze del partner − occorre fermarsi a riflettere sulla possibilità o meno di rompere la relazione: se però si arriva alla conclusione di non volerla troncare, allora è necessario armarsi di santa pazienza e aspettare la persona che amiamo. Sì, perchè l’amore necessita anche di tempo. Ed è lo stesso tempo che dobbiamo impiegare per conoscere (bene) il nostro partner. Aspettare il partner non è solo un dovere da porre in atto all’interno della relazione (allorchè diventi necessario) bensì serve attuarlo anche molto prima che la relazione vera e propria abbia inizio: attendere dunque il proprio partner, non accontentarsi del primo o della prima che capita, saper scegliere e imparare (anche) a dire di no quando necessario. Non dobbiamo infatti dimenticarci che una relazione, in realtà, inizia ben prima di quando due persone sono insieme: comincia infatti dal momento in cui si è seriamente in cerca della nostra dolce metà. Un essere mortale che quotidianamente ci riempia il cuore facendolo battere di gioia. Una persona con la quale, attuando con impegno e serietà questo decalogo delle “5 A”, si potranno vivere i momenti migliori che la vita ci potrà regalare. Giorno dopo giorno, mano nella mano.
Dott. Eugenio Flajani Galli