Volker l'ambasciatore a cui piace scavare nel torbido
Questa mattina Repubblica esce a piena pagina con un intervista con l'ex ambasciatore per la Nato degli Stati Uniti, Kurt Volker, che in piena campagna elettorale ed ammettendo lui stesso di non avere nessuna prova, ha affermato di esser sicuro, non si sa su quali basi, che tutti i partiti di centrodestra avrebbero preso soldi dalla Russia di Putin nell'ultimo decennio.
Tutto questo arriva a seguito della notizia fatta trapelare dalle agenzia di un rapporto della Cia, su finanziamenti di Putin, di almeno 300 milioni di dollari dal 2014 ad oggi, verso partiti di venti paesi, per influenzare in qualche modo la loro politica all'interno dei rispettivi Stati, evidentemente in maniera favorevole al regime putiniano. Il Copasir dalle parole del suo presidente Adolfo Urso, che ironia della sorte si triova in questi giorni proprio a Washington, per importanti colloqui ed incontri con esponenti di spicco della politica a stelle strisce, ha subito affermato che, almeno per il momento non esisterebbe alcun documento che possa certificare un qualche coinvolgimento del nostro paese in questa storia. Ed evidentemente questa notizia arriva direttamente da fonti americane e quindi sicuramente più affidabile di quella in mano ad agenzie di stampa e giornali italiani.
Ma si sa, a dieci giorni dalle elezioni, per i giornali che sono alla ricerca disperata di trovare qualche appiglio per danneggiare il centrodestra ed in particolare modo la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, data come possibile prossima presidente del consiglio, si sono buttati a capofitto sulla vicenda ( ignorata quasi completamente sui giornali del resto del mondo). Ma la questione rischia di essere l'ennesimo caso costruito più sul discredito e sul fango che su fatti reali. E non si capisce come mai senza avere nessuna notizia specifica, alcuni giornali e politici di sinistra debbano immediatamente giungere a conclusioni per ora basate sul nulla o quasi.
Ma quello che ha fatto infuriare maggiormente, prima Salvini, che ha minacciato querele contro il sindaco di Pesaro del Pd Matteo Ricci, che in una trasmissione su rete 4 ( stasera Italia) appresa la notizia, ha subito accusato la Lega di essere una dei beneficiari di questi fondi, e poi la Meloni che ha minacciato anch'essa querele sono le accuse partita a prescindere, senza che la Cia o gli Usa avessero fatto riferimento nemmeno ai paesi coinvolti, figuriamoci agli specifici eventuali partiti.
In particolare Repubblica, che da tempo in queste cose si distingue per la sua faziosità, ha intervistato l'ex ambasciatore alla Nato, Kurt Volker, che da tempo negli usa viene considerato come una persona a cui gli scandali e le trame sembrano piacere assai. Come quella dei fondi ricevuti dagli Ucraini al figlio di Biden, a cui il presidente Trump ( si cara repubblica Volker è stato molto vicino al tanto odiato da voi ex presidente americano) in qualità di ufficiale di rappresentante speciale degli Stati Uniti per i negoziati in Ucraina, aveva chiesto di "intercedere con il presidente Zelensky" sulle indagini riguardanti Joe Biden, il figlio dell'attuale presidente americano.
Secondo un informativa della camera degli Usa Il signor Volker avrebbe tramato proprio con il presidente Zelensky per arrivare ad avere documenti che potessero confermare le accuse contro il figlio di Biden. L'avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani ( un'latro esponente americano certo non molto amato da Repubblica), aveva pubblicato su Twitter uno screen shot che pretendeva di essere un messaggio di testo di Volker a Giuliani, affermando: "Il signor sindaco ha apprezzato molto la colazione questa mattina. Come discusso, collegandoti qui con Andrey Yermak, che è molto vicino al presidente Zelensky. Suggerisco di programmare una telefonata insieme lunedì, forse alle 10:00 o alle 11:00 ora di Washington? Kurt".
Il 27 settembre 2019, Volker si è dimesso poche ore dopo che i Democratici del Congresso avevano annunciato che sarebbe stato chiamato a fornire una deposizione. Certo non un atteggiamento che si possa definire limpido e trasparente al 100%. Questi sono i fatti che dimostrerebbero come Volker, noto lobbista al soldo di importanti istituzioni finanziarie di Wall Street non possa essere considerato proprio il piu affidabile possibile, malgrado abbia rivestito, per poco meno di un anno dal luglio 2008 al Maggio del 2009, la carica di ambasciatore alla Nato.
Ma evidentemente tutto questo per Repubblica non ha importanza se si può comunque gettare discredito su un avversario politico.