Intesa Sanpaolo ha “capitale in eccesso e siamo pronti a proporre a fine anno un buyback azionario”: l’intervista al CEO Carlo Messina.

Carlo Messina: Intesa Sanpaolo è un acceleratore della crescita dell’economia reale in Italia

Il CEO Carlo Messina, intervistato per CNBC Europe, ha commentato i risultati finanziari di Intesa Sanpaolo nei primi nove mesi del 2023 sottolineando come “abbiamo capitale in eccesso e siamo pronti a proporre a fine anno un buyback azionario”. Inoltre “non avremo impatti regolamentari sul nostro capitale nel 2024 e quindi potremo aggiungere un buyback al nostro payout del 75% non solo per il 2023, ma anche per il 2024 e il 2025 se il CdA lo approverà”. I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie a un modello di business ben diversificato e resiliente. L’utile netto, pari a 6,1 miliardi di euro, si attesta in crescita dell’85,3% rispetto allo stesso periodo del 2022: la stima per l’intero anno supera i 7,5 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo ha maturato dividendi per 4,3 miliardi di euro, diventando la prima banca in Europa per dividend yield: il 40% dei dividendi, destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni azioniste, consente la realizzazione di importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza. Soltanto una recessione profonda in Italia “ci potrà far muovere in una posizione diversa, di difesa dei nostri stakeholder a lungo termine, altrimenti restiamo in posizione che ci vede con un profilo di rischio molto limitato e quindi con il bisogno di mantenere un capitale in eccesso a sua volta piuttosto limitato”, ha precisato il CEO Carlo Messina.

Carlo Messina: Intesa Sanpaolo, la forza di un modello di business ben diversificato e resiliente
 
Nell’intervista il CEO Carlo Messina, oltre a evidenziare la capacità di Intesa Sanpaolo di continuare a generare una profittabilità elevata e sostenibile, ne ha sottolineato il valore anche in quanto promotrice del più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, a beneficio di tutti gli stakeholders. “Abbiamo collegato un programma per contrastare la disuguaglianza sociale”, ha spiegato il CEO: 1,5 miliardi di euro per il Sociale da destinare entro il 2027, in aggiunta al miliardo del periodo 2018-2021, qualifica Intesa Sanpaolo quale “istituzione al servizio del Paese, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto” nonché “principale istituzione in Italia e ai vertici mondiali per impatto sociale” con 1.000 professionisti coinvolti. Il CEO Carlo Messina, in occasione della presentazione dei risultati, ha ricordato inoltre i tratti distintivi del modello unico di Intesa Sanpaolo: “Una consolidata forza commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese, uno sviluppo di rilievo delle attività del wealth management, un’offerta digitale tecnologicamente avanzata e una gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza. Caratteristiche che consentono alla Banca di trarre benefici non solo dal contesto attuale ma di garantirle resilienza e redditività negli scenari futuri”.