Otto dei capi dei Fratelli Musulmani, compreso l'80enne Mohammed Badie, ottava Guida Suprema del movimento in carcere da più di un anno, sono stati condannati a morte dal tribunale penale egiziano per la sicurezza dello Stato.

Tra i condannati all'impiccagione, anche il 79enne Mahmud Ezzat, Guida ad interim dei Fratelli Musulmani, insieme ad altri sei leader: Mohamed El-Beltagy, Amr Mohamed Zaki, Osama Yassin, Safwat Hegazy, Assem Abdel Majed e Muhammad Abdel Maqsoud.

Le condanne sono associate ad eventi che risalgono al luglio 2013, periodo in cui l'attuale presidente al Sisi, allora ministro della Difesa, attuò un colpo di Stato con cui depose il presidente Mohamed Morsi, legittimamente eletto ed esponente di spicco dei Fratelli Musulmani.

Morsi è morto in carcere per arresto cardiaco nel giugno 2019.