E adesso che facciamo? La prossima volta per chi votiamo?
Dopo tangentopoli ed il pensionamento della prima repubblica. è venuto Berlusconi, per anni al governo nonostante i conflitti d'interesse, ed oggi ancora considerato poco meno che Belzebù.
Gli è succeduto Monti che, preoccupato dello spread (e di poco più) ha varato una riforma delle pensioni necessaria, ma organizzata da cani con migliaia di lavoratori che si sono ritrovati per anni senza stipendio e senza pensione.
Poi è stato il turno di Letta... chi Gianni? No l'altro! Destinato alla trasmissione: Chi l'ha visto?
Serenamente giubilato Letta, ha fatto irruzione a gamba tesa Renzi - che ha rottamato tutto, anche se stesso - che ingenuamente voleva cambiare qualche regola del gioco, senza aver capito cosa pensavano veramente i giocatori.
Nella continua girandola politica italiana siamo arrivati a Castore e Polluce: Salvini e Di Maio (nominando i quali non vale l'ordine alfabetico) con in mezzo un capo del governo incaricato unicamente di distribuire pacche sulle spalle (a tutti, anche ai commessi) nei consessi internazionali.
Sull'onda emotiva della crisi migratoria. ma soprattutto grazie al condivisibile principio che l'Italia non può farsi carico da sola di tutti i mali del mondo, Salvini si è preso la ribalta e non pare intenzionato a mollarla, dopo aver conquistato la maggioranza silenziosa e malgrado la fiera condanna della minoranza che parla.
Ma i problemi italiani non sono solo quelli relativi all'immigrazione e ai borseggi sui mezzi pubblici, ce ne sono altri, per i quali le soluzioni annunciate fanno tremare vene, polsi e portafoglio.
Per cui la domanda è: sulla prossima scheda elettorale, la croce, dove metterla?
Chi ha risposte è pregato di battere un colpo, magari anche due!