Trump ha firmato l'ordine esecutivo per sospendere l'immigrazione negli Stati Uniti
"Questa misura farà sì che tutti gli americani disoccupati saranno i primi ad essere assunti in base alla ripresa dell'attività economica".
Così mercoledì Trump ha spiegato la firma sul provvedimento con cui ha temporaneamente sospeso l'immigrazione negli Stati Uniti.
L'ordine esecutivo, che prevede comunque alcune esenzioni, avrà per ora una validità di 60 giorni e alla scadenza la sua durata potrebbe essere estesa, come ha affermato lo stesso Trump.
Quello che il presidente Usa ha spiegato come soluzione per proteggere i lavoratori americani durante la crisi economica generata dal coronavirus è soprattutto una scusa per rendere più rigide le politiche sull'immigrazione, in modo da ingraziarsi una più larga fetta di elettorato alle prossime presidenziali di novembre.
Su chi ricadrà il provvedimento? Soprattutto sui titolari di carte verdi (green card) che già lavorano in America e che, a questo punto, non potranno portare nel Paese i loro familiari, anche se dal provvedimento sono esclusi i coniugi di cittadini americani e i figli non sposati di età inferiore ai 21 anni.
Sono esentati dal provvedimento anche le centinaia di migliaia di stranieri che già lavorano in Usa e che sono in attesa di rinnovare la loro green card, oltre a medici, infermieri e altri professionisti sanitari in cerca di un lavoro.
È sospesa invece la lotteria "Visa Diversity", che ogni anno mette in palio circa 50.000 green card.
Mediamente, nella normalità pre-coronavirus, erano circa 20mila le persone che ogni mese ottenevano una green card per trasferirsi negli Stati Uniti per motivi di lavoro, mentre erano circa un milione le green card emesse in un anno, e riguardavo i parenti di chi viveva già nel Paese.
L'ordine esecutivo di Trump non tiene conto del fatto che l'istruzione affidata ai privati limita la formazione di personale specializzato americano di cui molte aziende hanno bisogno e alla cui mancanza finora avevano ovviato facendo ricorso agli immigrati formatisi in altre nazioni.
Molte aziende, anche quelle che sponsorizzano Trump, non saranno felici di questa decisione.