Pagamenti pubblici: il Progetto SIOPE+ la piattaforma per i pagamenti pubblici è ad un punto di svolta.

Salvo proroghe da ottobre scatta la partenza nei Comuni fino a 10mila abitanti e nelle Asl.

Kibernetes offre agli enti locali una soluzione perfettamente integrata con i gestionali in uso all’Ente.

SIOPE+, la piattaforma telematica della Banca d’Italia per i pagamenti e gli incassi è arrivata ad un punto di svolta, completando, il prossimo primo ottobre, gran parte del progetto.

SIOPE+ è l’infrastruttura telematica che intermedia il colloquio tra Pubbliche Amministrazioni e Banche Tesoriere con l’obiettivo di migliorare la qualità dei dati per il monitoraggio della spesa pubblica e per rilevare i tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle imprese.

Si tratta di un progetto molto importante, che insieme a PAGOPA, SPID, Fatturazione Elettronica, Conservazione a Norma, Sanità Digitale, Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, contribuisce al processo di modernizzazione del sistema Paese.

Come Kibernetes siamo in prima linea sin dalla fase di sperimentazione e, grazie al nostro supporto, Oppido Mamertina è stato il primo comune calabrese operativo nella piattaforma Siope+. Nella nostra esperienza, perché Siope+ sia effettivamente efficiente deve essere perfettamente integrato con i gestionali in uso all’Ente. Per questo, il supporto di un’azienda esterna specializzata nella tematica è spesso fondamentale nel dirimere questioni progettuali e tecniche non affrontabili con le professionalità interne all’Ente, specie se si tratta di un ente di dimensioni medio piccole.

Ma analizziamo meglio il Progetto Siope+. SIOPE+ previsto dall’art.1, comma 533, della legge 11/12/2016 (Legge di Bilancio 2017) ha coinvolto: il MEF, che emana le norme di attuazione, mantiene le relazioni con gli Enti per gli aspetti normativo-contabili e presiede il comitato di coordinamento; la Banca d’Italia, che supporta e gestisce la piattaforma, definisce le modalità di colloquio e cura il front-office per il funzionamento dell’infrastruttura e l’AGID, che emana, tiene aggiornato lo standard di colloquio (OPI) e definisce le regole di cooperazione applicativa.

Nella prima fase, 30 Enti sperimentatori, tra cui 2 Regioni, 5 Provincie, 22 comuni e 1 Città Metropolitana, hanno effettuato la sperimentazione a Luglio e Ottobre 2017, dando così il via alla entrata a regime secondo il seguente piano:


1° gennaio 2018: Regioni, Province e Città metropolitane (122 Enti più 30 sperimentatori)
1° aprile 2018: Comuni oltre i 60.000 abitanti e 2 strutture sanitarie (106 Enti)
1° maggio 2018: strutture sanitarie in sperimentazione (15 Enti)
1° luglio 2018: Comuni da 10.001 a 60.000 abitanti (1126 Enti).


La prossima tappa, quella del 1° ottobre, è la più corposa e vede coinvolti tutti i Comuni fino a 10.000 abitanti, le Aziende Sanitarie e le Aziende Ospedaliere, per un totale di 6478 Comuni e 469 Aziende.
Da gennaio 2019 subentreranno tutti i restanti Enti Territoriali (tra cui Consigli Regionali, Unioni di Comuni, Enti Strumentali, Enti di Ricerca, Camere di Commercio e Agenzie Sanitarie Regionali) e, da gennaio 2020, tutte le altre PA.

Ma come avviene la trasmissione degli ordinati con il sistema SIOPE+?


Tre sono le modalità a disposizione degli Enti.

tramite la Ragioneria dello Stato: prevede l’uso del sistema gratuito Sicoge; chi ne fa uso deve predisporre, tramite il proprio software, il file OPI, firmarlo digitalmente e acquisirlo tramite le apposite funzioni fornite da Sicoge che lo trasmetterà a SIOPE+; gli esiti saranno consultabili dall’interfaccia dell’applicativo Sicoge;
tramite intermediario: chi opta per questa soluzione deve produrre l’OPI con il proprio software, firmare digitalmente, acquisire il flusso tramite le apposite funzioni sul sito dell’intermediario e trasmetterlo a SIOPE+; gli esiti saranno consultabili dall’interfaccia messa a disposizione dell’intermediario;
diretta: prevede che il software applicativo di contabilità finanziaria produca l’OPI e dialoghi direttamente con SIOPE+ per mezzo dei servizi web. Tale modalità è la più efficace, poiché consente un’analisi puntuale delle anomalie riscontrate tramite un controllo totale dei flussi,compresi quelli di ritorno trasmessi sia dalla piattaforma SIOPE+ che dalla Banca Tesoriera.


I numeri di SIOPE+ ad oggi: 1.365 Enti attivi, tra cui Regioni, Provincie, Città Metropolitane, Comuni oltre i 10.000 abitanti, Strutture Sanitarie; 2.889.015 ordinativi inviati (OPI), 7.172.048 operazioni effettuate e 168.130 giornali di cassa trasmessi; di questi 1.365, 94 Enti utilizzano la trasmissione tramite la RGS, 921 tramite l’intermediario e 451 la trasmissione diretta*.

A regime si prevedono 22.000 Enti attivi, 500 Tesorerie, 1,2 MLN di ordinativi, 1,1 MIL di upload e 2,2 MIL di download medi giornalieri con picchi di oltre 100 upload e 200 download al secondo.

 

*Fonte Banca d’Italia. Dati aggiornati al 02/09/2018