Di seguito il commento del ministro Urso all'approvazione definitiva, avvenuta oggi al Senato, del disegno di legge sul Made in Italy:
"Finalmente l’Italia ha una legge che tutela e promuove l’eccellenza del Made in Italy" ha commentato il ministro Adolfo Urso. "Quello votato oggi è un provvedimento storico, che segna una svolta nella politica industriale del Paese, intervenendo a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti. A tal fine, sin da gennaio prossimo i giovani potranno iscriversi al nuovo liceo del Made in Italy, che partirà con l'anno scolastico 2024/2025, creato per tramandare quelle abilità che danno lustro al nostro marchio nel mondo. Tra le misure fondamentali, anche la creazione del "Fondo Sovrano", per attrarre investitori dall’estero per la crescita e lo sviluppo delle filiere strategiche italiane".
Questi i contenuti del ddl "Disposizioni organiche per la valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy", collegato alla legge di bilancio 2022, riassunti di seguito nella seguente
Scheda informativa
Istituzione della Giornata del Made in Italy
Il 15 aprile di ciascun anno si festeggerà la Giornata nazionale del made in Italy, al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni pubbliche, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione, di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della promozione e della tutela del valore e delle qualità peculiari delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.
Istituzione del Fondo Sovrano
Viene istituito un Fondo Nazionale del Made in Italy, cosiddetto Fondo sovrano, partecipato dal MEF, aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti, con la mission di investire nelle filiere dei settori strategici, sin dalla fase dell’approvvigionamento delle materie prime. In altri termini, viene introdotto uno strumento d’azione efficace che sostiene in modo concreto il tessuto produttivo nazionale nei settori di maggiore eccellenza. Stanziamento previsto: 700 Milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024.
Imprenditoria femminile
La norma persegue la finalità di potenziare il ricorso agli strumenti di incentivazione dell’autoimprenditorialità, riservando risorse finanziarie ai progetti di autoimprenditorialità o di sviluppo di imprese femminili in tutto il territorio nazionale, anche al fine di superare le difficoltà incontrate dalle neo-imprenditrici nell’accesso agli ordinari canali del credito, nell’attuale contesto economico e finanziario segnato anche da un consistente incremento dei tassi sui prestiti alle imprese. Pertanto, è prevista, nell’ambito della misura conosciuta come «Nuove imprese a tasso zero» la costituzione di un’apposita riserva in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, mediante rifinanziamento con un’apposita dotazione di 15 milioni di euro.
Incentivazione della proprietà industriale
La proposta formulata è finalizzata a riavviare il Voucher 3i e ad allargare il novero dei soggetti beneficiari comprendendovi, oltre alle start-up innovative, anche le microimprese di più recente costituzione (le quali ovviamente hanno maggiore bisogno di supporto per l’accesso ai percorsi di brevettazione).
Promozione e sostegno degli investimenti nei settori legno-arredo
La norma interviene con l’istituzione di un fondo, con la dotazione di 25 milioni di euro per il 2024, per la promozione nel campo della vivaistica forestale e per la creazione e il rafforzamento delle imprese boschive e dell’industria della prima lavorazione del legno. Questi interventi promuovono una produzione a impatto zero verso l’ambiente, rispondendo alle esigenze di un’industria sostenibile per l’ambiente.
Istituzione del Liceo del Made in Italy
È stata prevista l’istituzione del liceo del Made in Italy con l’obiettivo di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy. Tra le materie di interesse di questo Istituto sono ricomprese anche quelle STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Si rimette ad un successivo regolamento la definizione in dettaglio della relativa disciplina attuativa. Nelle more si prevede una disposizione transitoria al fine di prevedere l’istituzione della prima classa già per l’anno scolastico 2024/2025. Iscrizioni a partire da gennaio 2024.
Fondazione «imprese e competenze per il made in Italy»
La citata fondazione ha il compito di promuovere il raccordo tra le imprese che rappresentano l’eccellenza del made in Italy e i licei del made in Italy, al fine di diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti e favorire iniziative mirate ad un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro.
Sostegno del settore fieristico in Italia e ai mercati rionali
Costituisce fattore cruciale per la conoscenza e la diffusione dell’eccellenza del made in Italy. Per tale ragione è previsto che il Ministero delle imprese e del made in Italy ne promuova lo sviluppo, anche attraverso specifici finanziamenti alle imprese (in particolare nei settori in cui i costi dell’esposizione fieristica costituiscono per le imprese una barriera economica all’accesso) e agli operatori fieristici per sostenere iniziative di coordinamento strutturale e organizzativo volte ad accrescerne la presenza all’estero. Si prevede che siano altresì promossi, attraverso specifici finanziamenti e incentivi, i mercati rionali quali luoghi che svolgono, oltre alla funzione economica e di scambio, funzione di centri di aggregazione e di coesione cittadina, esprimendo forza attrattiva sul versante turistico anche in ragione della loro caratterizzazione culturale e artistica.
Tutela proprietà intellettuale
Viene istituito il CONTRASSEGNO PER IL MADE IN ITALY al fine di tutelare e promuovere la proprietà intellettuale e commerciale dei beni prodotti nel territorio nazionale e di un più efficace contrasto della falsificazione.
Disposizioni in materia di crescita e sviluppo dei prodotti industriali italiani
Si è ritenuto necessario un intervento normativo, anticipando la fase nazionale di registrazione, in coerenza con le disposizioni del regolamento UE che riconosce l’IGP ai prodotti industriali, garantendo sin d’ora una maggiore tutela per i prodotti italiani artigianali e industriali. Inoltre, le fasi di lavorazione dei prodotti potranno essere certificate attraverso la blockchain.
Potenziamento norme in materia di lotta alla contraffazione e italian sounding
Le disposizioni prevedono una riorganizzazione degli uffici giudiziari con lo scopo di favorire la specializzazione dei magistrati in materia di lotta alla contraffazione. Inoltre, vengono modificate le disposizioni in materia di sequestro e di sanzioni amministrative (in senso peggiorativo) per l’acquisto e l’introduzione di merci contraffatte.
Novità introdotte dagli emendamenti
Recupero dei marchi storici
Le imprese titolari o licenziatarie di un marchio registrato da almeno cinquanta anni, o per il quale sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno cinquanta anni, che intendano chiudere il sito produttivo di origine o comunque quello principale, per cessazione dell’attività svolta notificano preventivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy le informazioni relative al progetto di chiusura dello stabilimento e, in particolare i motivi economici, finanziari o tecnici che lo impongono. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy può subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio ove lo stesso abbia valenza nazionale, al fine di salvaguardarne la continuità.
Fondo moda
È stato istituito, presso il MIMIT, il “Fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda” e stanzia 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 10 milioni per il 2024. L’obiettivo è quello di sostenere il settore tessile, della moda e degli accessori con riguardo, in particolare, alla promozione e potenziamento degli investimenti funzionali ad assicurare una transizione ecologica e digitale.
Valorizzazione della filiera degli oli di oliva vergine
L’emendamento approvato è volto a valorizzare la filiera produttiva degli oli di oliva vergini, garantendo anche una migliore qualità e tracciabilità delle olive utilizzate per la produzione dell’olio, anche attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).
Settore termale
La norma interviene su due piani: - su quello definitorio: consente l’utilizzo delle parole “terme", "termale", "acqua termale", "fango termale", "idrotermale", "stazione idrominerale", "thermae" in presenza di stabilimenti termali a prescindere dalla erogazione di “cure” (mentre secondo la precedente disciplina tali termini potevano essere utilizzati esclusivamente con riferimento alle fattispecie aventi efficacia terapeutica). - sulla parte sanzionatoria: viene integrata la sanzione aggiuntiva della sospensione dell’attività in caso di violazione dell’uso pubblicitario (finora era prevista solo la sanzione pecuniaria).
Città identitarie
Viene istituito il registro delle Associazioni nazionali delle Città Identità, quali realtà territoriali che si caratterizzano per le produzioni agricole di pregio, in cui operano organismi associativi a carattere comunale con lo specifico scopo di promuovere e valorizzare le stesse produzioni. La norma assicura la più ampia partecipazione degli operatori dei settori agricoli nella pianificazione strategica degli interventi di promozione delle produzioni di pregio e di alta rinomanza.
Nautica
Il Ddl Made in Italy prevede misure di semplificazione destinate alla filiera della nautica, in particolare a favore dei natanti battenti bandiera italiana che navigano all’estero in acque straniere. Con un emendamento, rispetto al testo iniziale, è stato previsto il Fondo sulla nautica da diporto per la rottamazione dei motori marini nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy con una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2024, per l'erogazione di contributi finalizzati alla sostituzione di motori endotermici alimentati da carburanti fossili con motori ad alimentazione elettrica. La norma sarà attuata con decreto del Mimit, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, con il Mit, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Valorizzazione delle filiere delle fibre tessili naturali e della concia della pelle
Il principale obiettivo della disposizione è di costruire le basi per sostenere progetti di ricerca e innovazione volti a fronteggiare le sfide della globalizzazione, sperimentando nuove metodologie per avvantaggiarsi delle opportunità tecnologiche e di mercato, con lo scopo del loro trasferimento nel settore delle fibre tessili naturali. Con un emendamento il provvedimento viene esteso anche alla concia della pelle. La norma intende, quindi, consentire l’applicazione del concetto di sostenibilità riferito alla filiera dei prodotti tessili naturali e della pelle, nel rispetto dell’eticità dei processi di produzione a tutti i livelli, della totale tracciabilità e dell’attenzione alla salute dei consumatori.
Finito il riassunto, chiunque abbia un minimo di obiettività e lucidità mentale potrà tranquillamente rendersi conto che il ddl è una perfetta cartina di tornasole dell'attuale governo che produce provvedimenti inutili a supporto della propaganda sovranista e (post) fascista del prima l'Italia.
Quanto licenziato sono delle assurdità imbarazzanti per far credere che la populista attuale che si è installata a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni, abbia a cuore il Paese promuovendone l'immagine con assurdità come il Liceo del Made in Italy o come quella di un "fondo sovrano" da 1 miliardo di euro (a rate) "aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti".
I veri fondi sovrani includono asset da centinaia di miliardi! Se Meloni vuole includere in un fondo sovrano da 1 miliardo di euro le "meraviglie" del made in Italy significa che queste valgono veramente poco e, nel caso, sarebbero poi acquistate da soggetti terzi al prezzo di un elemosina. E questo, per Meloni, è il modo di avere a cuore gli interessi del Paese?
Inoltre, da non dimenticare neppure che il ddl esalta l'italianità con una etichetta in inglese, made in Italy. Ma se il nostro Paese non ha di che vergognarsi all'estero, perché allora non promuovere il marchio "Fatto in Italia"?