Katy Skerl fu assassinata per un motivo preciso: era in grado di svelare fatti, nomi e legami che avrebbero potuto compromettere il gruppo che Accetti definiva “ostile al nostro”.

In realtà, credo che si trattasse dello stesso gruppo di partenza, il cui equilibrio però, a un certo punto, si ruppe, portando a divergenze di interessi. Da quel momento in poi, come accadde con la Banda della Magliana, alcuni dei suoi membri finirono vittime di queste tensioni.

È ragionevole pensare, una volta formate le due fazioni, che i membri iniziali sapessero bene chi colpire. Erano consapevoli di chi potesse essere più vulnerabile e quindi sacrificabile, per affermare il proprio dominio e creare un clima di paura. Questo serviva a far sì che tutti – in particolare le ragazze coinvolte – restassero in silenzio.

Ogni gruppo ha un leader. Se Accetti lo era sicuramente sia nel gruppo originario che in quello successivo a lui collegato, il primo obiettivo del gruppo rivale fu quello di metterlo a tacere e di neutralizzarlo. Tuttavia la trappola dell’incidente “Garramon” vide come vittima solo il piccolo José mentre Accetti e la De Benedetti si salvarono “miracolosamente”.

Ci chiediamo allora chi fosse il “boss” che guidava il secondo gruppo.
Una figura certamente conosciuta da tutti, che utilizzando assassini a pagamento, decise di eliminare la più giovane di tutti, ossia Katy.

Credo furono mesi di paura e angoscia per Accetti che rimaneva nelle patrie galere in attesa del processo per omicidio, poi derubricato in omicidio colposo.
Da un lato non poteva più proteggere nessuno, e questo per lui fu probabilmente la pugnalata peggiore; dall’altro visse l’esperienza della galera ma credo che passò molte notti ringraziando di essere ancora vivo.

La vendetta di Accetti non l’ho ancora inquadrata. Il suo cercare nella scuola frequentata da Katy, una volta uscito da galera e con alcuni identikit in mano, gli uomini che secondo lui erano stati i responsabili dell’omicidio, forse lo misero di fronte ad un compromesso con la fazione opposta.

Il classico “volesimo bene” che arricchirà la sua consapevolezza con tutti i dettagli del trafugamento della bara della povera ragazza. Una bara che non dava fastidio solo a una persona ma a tutto il gruppo originale.