La potenza dei Youtubers grazie ai social network, supera le aspettative di chi non riesce con un servizio televisivo a far notizia pur lavorando nella rete Mediaset. E lo scontro vero e proprio non è per Fortnite e ciò che può creare, ma per altro.
Ho sempre creduto nella potenza del web, ma mai che i grandi colossi indiscussi si potessero mettere in competizione in modo poco carino. Parlo sia da redattrice che da mamma. Il 28 gennaio va in onda su striscia la notizia un servizio di Marco Carminati Camisani, personaggio ormai noto in striscia la notizia come studioso dei fenomeni di comunicazione digitale. Nel suon video “servizio” si parla di Fortnite, un videogioco dal successo planetario, con numeri pazzeschi considerando i 40 milioni di utenti.
Come un gioco che crea dipendenza.
Il servizio scorre ed escono fuori parole come Bullismo e Pedofilia, violenza e comportamenti contro la legge.
Il tutto ovviamente accompagnato da brevi interventi di due psicoterapeute specializzate, Viola Nocolucci e Maura Manca che attestano quanto detto da Marco Calzolari Camisani. L’intento del servizio è ben riuscito, Fortnite non mi è sconosciuto tra i nomi dei giochi di mio figlio ed approfondisco. Quello che ho fatto io lo hanno fatto tantissimi altri genitori. La guerriglia sui social network è inevitabile visti i numeri di Fortnite, ma l’intento era quello.
Quanto ancora vogliamo essere ingenui?
Quanto è giusto mettere diatribe tra genitori e figli?
Quanto è giusto per un genitore allarmarsi senza conoscere bene ciò che fa il proprio figlio solo perché ciò che si ascolta in tv è giusto?
Quanto è giusto ascoltare i nostri ragazzi fino in fondo?
La televisione deve fare ascolti e noi invece dobbiamo ascoltare i nostri ragazzi che a loro volta vengono strumentalizzati perché loro sono il pubblico che la televisione non la segue più.
Perché seguono youtuber, vedono Netflix, twitch tv, prime video e molti di loro hanno picchi di views e questa volta hanno ragione ed io sto con i ragazzi, ragazzi di età diverse e tutti molto esperti ed informati.
In Instagram molte persone si sono rivolte al Camisani facendo capire lui che nei vari passaggi del servizio mandato in onda non era stato chiaro. Dalle risposte di Camisani si comprende che lui abbia solo riportato notizie prese. Questo quindi non affermerebbe quanto detto nel servizio e la sua battaglia contro l’errata informazione quando si parla di digitale in tv.
Striscia la notizia cerca di non fare torto a nessuno ma di limitare l’uso del gioco, il che è anche buon senso ma proprio perché si parla di canale 5, credo sia doveroso da parte degli autori non trattare un argomento così importante come una semplice new con un servizio di soli 4 minuti sfociando così nel terrosissimo psicologico.
A buon intenditor…
Grazie FZ.
Alessandra Zannoni