AP, Alternativa Popolare, alla direzione nazionale indetta l'11 dicembre, dopo l'annuncio del segretario Angelino Alfano di non presentarsi alle prossime politiche, ha deciso di dividersi.
Ci sarà chi andrà a destra e chi andrà, ovviamente, a sinistra, come Fabrizio Cicchitto, che in passato è stato addirittura capogruppo alla Camera dei deputati per conto del PDL, Popolo della Libertà.
Dopo la debacle politica di Berlusconi, Cicchitto si era accasato in NCD per poi convergere in AP. A differenza di altri, Cicchitto non si è sparso il capo di cenere e non ha pensato di prostrasi ai piedi dell'ex cavaliere perché lo perdonasse e lo riaccogliesse tra i ranghi... e allora? Avanti tutta con il Pd alla disperata ricerca di foglie di fico che possano rappresentare - o almeno dare l'idea - di un alleato di coalizione!
"Andiamo con Renzi - ha detto Cicchitto - anche se non è generoso saremo oltre il 3%. Le divisioni sono insanabili tra chi vuole andare in modo autonomo, per poi aggregarsi con altre forze e costituire una gamba del centrodestra, e chi vuole tradurre l’esperienza di governo in una coalizione."