A novembre, nonostante la pandemia, torna a crescere il dato congiunturale dell'occupazione, con un incremento anche per gli inattivi che erano in calo da maggio, mentre si fa più marcata la diminuzione dei disoccupati.

La crescita dell'occupazione è stata del +0,3%, pari a +63mila unità, con la sola diminuzione dei dipendenti a termine a vantaggio dei permanenti, con il tasso di occupazione che sale al 58,3% (+0,2 punti), con il tasso di disoccupazione che cala all'8,9% (-0,6 punti), mentre quello di inattività sale al 35,8% (+0,2 punti).


Il livello dell'occupazione nel trimestre settembre-novembre 2020 è superiore dello 0,6% a quello del trimestre precedente (giugno-agosto 2020), con un aumento di +127mila unità. Nel trimestre calano sia le persone in cerca di occupazione (-2,8%, pari a -67mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -117mila unità).


A causa delle flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020, il dato tendenziale indica a novembre un'occupazione più bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019 (-1,7%, pari a -390mila unità) con il tasso di occupazione che scende, in un anno, dello 0,8%.

A novembre 2020, le ore pro capite effettivamente lavorate, calcolate sul complesso degli occupati, sono pari a 33,4, livello di 2,5 ore inferiore a quello registrato a novembre 2019; la differenza scende a 1,9 ore tra i dipendenti, per i quali il numero di ore lavorate è pari a 32,5.

Nell'arco dei dodici mesi, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-10,3%, pari a -256mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +479mila).