Spagna. Il procuratore generale dello Stato ribadisce che Puigdemont sarà arrestato nel caso torni nel Paese
Più si avvicina la scadenza della discussione per instaurare il nuovo governo in Catalogna, più diventa chiara l'inevitabilità di un nuovo ennesimo scontro tra il Parlamento di Barcellona e le istituzioni di Madrid.
JxCat, il partito di Puigdemont, ha annunciato che proporrà lo stesso Puigdemont come candidato a presiedere il nuovo governo catalano e l'annuncio sarà fatto dal neo eletto presidente del Parlamento, Roger Torrent.
JxCat e ERC, i due partiti che nel nuovo Parlamento catalano costituiscono la base della maggioranza degli indipendentisti anche in questa legislatura, stanno studiando come poter realizzare il loro disegno evitando le restrizioni dell'articolo 155 in base alle quali Puigdemont verrebbe arrestato nel caso mettesse di nuovo piede in Spagna.
In una nota ufficiale, il procuratore generale dello Stato, Julian Sanchez Melgar, ha ribadito che non ci sono possibilità per Carles Puigdemont di evitare il carcere nel caso rientri nel Paese.
Mentre JxCat e ERC stavano studiano in che modo appellarsi all'immunità di un parlamentare eletto come scudo alla detenzione, Sanchez Melgar ha dichiarato che la garanzia di immunità, secondo le interpretazioni della Costituzione, va applicata alla detenzione ritenuta necessaria dalla Polizia, ma esclude quella richiesta da un tribunale.
Inoltre, il fatto che Puigdemont, ritenuto il principale responsabile del crimine di ribellione per aver proclamato l'indipendenza della Catalogna, sia fuggito in Belgio, agli occhi della giustizia vine interpretato come volontà di reiterare il reato.
Pertanto, non vi potrà essere un ripensamento, da parte del Tribunale Supremo, per ritirare il mandato di arresto e consentire a Puigdemont di affrontare il processo per le accuse di cui è imputato da uomo libero.