Marco Travaglio, un giornalista che dà travaglio senza parto
Non so se tra le duemilacinquecento mail, pubblicate da DC leaks, Soros abbia dedicato qualche riga di interesse nei confronti di Marco Travaglio. Se lo avesse fatto, sicuramente avremmo letto, che il giornalista italiano non è da considerare "pericoloso".
Come, invece, risulta che il M5S, pur essendo un movimento populista, è a favore dell'immigrazione selvaggia, e pertanto, il partito di Grillo è da annoverarsi fra quelli "non pericolosi"
In effetti, il nostro direttore de Il Fatto Quotidiano si guarda bene di parlare del disagio e del terremoto sociale che sta avvenendo nel nostro paese a causa di centinaia di migliaia di africani che stanno sbarcando sulle nostre coste. Forse Travaglio è tra quei fortunati che vivono sulle colline di Torino, o nel centro storico, e quando presta la sua professione a Roma, è talmente preso nello scrivere i suoi articoli che non ha nemmeno il tempo di guardare fuori dalla finestra.
Sembra, poi, che dall'arrivo della sua protetta (giornalisticamente parlando) quale sindaco della Capitale le cose siano peggiorate, quindi che motivo c'è di alzare la testa dalla tastiera del proprio PC?
Si perché, essendo un lavoro da giornalista, deve rintracciare, scovare, incrociare, raccogliere, catalogare tutte le informazioni sul politico di turno sul quale partorire la sua verità.
Perché lui è il vendicatore del popolo, lo Zorro della carta stampata, colui che sfida i potenti. Il re è nudo!
E la gente, leggendo o ascoltando le parole del nostro vendicatore che racconta le nefandezze del politico "furfante" si sente appagata, quasi raggiunge l'orgasmo.
La democrazia esiste, questo è un paese dove l'informazione è libera, grazie Marco, ascoltarti è stato come uscire da una seduta psicanalitica, liberatoria!
E il nostro Marco, con il suo classico mezzo sorriso, di compiacimento, si mostra soddisfatto, anche questa volta ha fatto centro, è riuscito ad affondare questo o quel politico, possibilmente populista, sovranista, nazionalista e razzista.
"E' un momento molto pericoloso, perché finora, da noi, certi movimenti orrendi che hanno un grande successo nel resto d'Europa, che in qualche modo stanno in parte dietro a Trump, negli Stati Uniti, ce li eravamo risparmiati, proprio grazie al fatto che i Cinque Stelle intercettavano" così il nostro direttore commentava alla trasmissione "Di Martedì" del 13/09/2016.
"Intercettavano", quindi il M5S intercetta il malcontento della gente, quella gente che è contro l' establishment e se è contro l'establishment, che rappresenta i poteri forti, la globalizzazione auspicata da Marchionne, vuol dire che è contro l'Unione Europea e l'Euro, è contro questa invasione voluta dal capitale. Tutti temi che erano, all'inizio, portati a gran voce da Grillo sui palchi di mezza Italia, tanto da stringere un alleanza con quel Nigel Farage " che in qualche modo sta in parte dietro a Trump" . Temi che adesso sono completamente ignorati.
Le mail, pubblicate da DC leaks dimostrano il persistente sforzo di influenzare i partiti politici europei tramite organizzazioni composte da professionisti "dell'indottrinamento", giornalisti e social media.
Si, sono sicuro, Soros, qualche riga, l'ha dedicata pure a Marco Travaglio.