• Un tempo mi entusiasmavo o soffrivo per le vittorie o le sconfitte di squadre o giocatori italiani nei confronti sportivi internazionali: mi rappresentavano e mi inorgoglivo sentendoli connazionali, sangue del mio sangue. Ancor più succedeva se erano della mia regione o della mia città o della mia parrocchia. Ora capita che molti atleti "italiani" lo siano solo per interesse o passaporto altri solo  perché l'Italia s'è allargata ma abitualmente parlano tedesco o altro e non mi  appassionano più dei non italiani. Se non siamo bravi in qualche sport rassegnamoci, ma non vantiamoci di vittorie "italiane" come fossero degli italiani quando in realtà non lo sono, sarebbe come inorgorglirsi del Prosecco veneto prodotto da neozelandesi in New Zealand.