Riecco Walter Veltroni! Di recente, alla Festa dell'Unità di Ravenna, l'ex segretario del Partito Democratico è tornato a farsi sentire per tentare di risollevare interesse nei confronti del suo partito, auspicandone un ritorno all'ideologia di sinistra che ha da sempre costituito lo zoccolo duro di quell'area politica che, dal PCI è poi confluita nel PD.
Ma i tempi cambiano, o meglio, la platea a cui Veltroni vorrebbe rivolgersi è cambiata.
In parte perché le persone oggi vengono attratte o distratte da altri ideali, e non solo politici, in parte perché pretendono da coloro che si candidano a rappresentarli una sempre maggiore coerenza alle idee e agli ideali da cui vengono sostenute.
Per questo, diventa difficile per Veltroni essere credibile auspicando un ritorno ai veri ideali della sinistra quando a 49 anni, il 20 luglio 2004 mentre era sindaco di Roma, andava in pensione riscuotendo un vitalizio mensile pari a 9.850,58 euro, oltre, ovviamente, allo stipendio da primo cittadino della Capitale, che all'epoca era equivalente.
Difficile, e specialmente per un giovane che vive nel costante precariato, credere alle parole di Veltroni.
E forse il problema è tutto lì, non tanto nell'ideologia perduta..