La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, mercoledì mattina era a Firenze ad un evento organizzato dalla Filcams Cgil - sindacato che tutela i lavoratori dei settori commercio, albergo, mensa e servizi -, titolato The New Order "MOBILITAZIONI - Contratti, Appalti, Umanità del Lavoro", che si tiene alla Leopolda e durerà fino a giovedì.

Nella due giorni fiorentina, delegate e delegati si confronteranno su tre punti nodali per l'attività della Filcams Cgil e per i comparti che rappresenta: le difficoltà della contrattazione e i rinnovi in attesa da anni, il codice degli appalti con le sue vecchie e nuove criticità e la priorità centrale, la qualità del lavoro.

E di questi temi ha parlato la segretaria dem, anche in rapporto all'ultimo decreto sul lavoro licenziato dal governo il 1 maggio. Ma prima di iniziare a parlare, Elly Schlein non si è risparmiata un colpo basso a Renzi e alla sua corte dei miracoli che della Leopolda hanno fatto il loro totem.

Così appena arrivata alla ex Stazione di Firenze, la segretaria dem, riferendosi alla struttura, ha dichiarato: "Bella, è la prima volta che ci vengo".

Il tuttofare del contado fiorentino, appena ne sarà informato, provvederà sicuramente a riportare l'accaduto e chi ne è stata la responsabile alla pagina dei cattivi della sua agenda per ripagarla con gli interessi alla prima occasione... Renzi campa solo di questo.

Ma che cosa ha detto la Schlein? Ha ripreso quanto già anticipato in una intervista di un paio di giorni fa, dove indicava che la lotta alla precarietà poteva esser fatta solo con il porre un limite ai contratti a termine, con il varare una legge sulla rappresentanza che rafforzi la contrattazione collettiva e spazzi via i contratti pirata, con l'abolire gli stage gratuiti e con il fissare un salario minimo, una soglia sotto la quale non si possa chiamare lavoro quel che è sfruttamento... in pratica l'esatto contrario di quanto il governo ha fatto nel decreto del 1 maggio.

"Hanno approvato un decreto - ha detto oggi rivolgendosi alla platea - che hanno chiamato lavoro, ma sarebbe più corretto chiamare decreto precarietà e ricattabilità. ...L'idea che le causali per fare i contratti a termine possano essere stabilite addirittura dalla contrattazione tra le parti fa capire qual è l'ideologia di questo governo, e cioè rendere più ricattabili e più fragili i lavoratori, perché quando si siedono al tavolo quelle parti non sono alla pari, c'è un dislivello di potere tra chi il lavoro è in condizioni di offrirlo e chi invece ne ha bisogno per mangiare, e questo li rende più fragili. ... Questo decreto va nella direzione sbagliata rispetto a quello che serve al Paese, basta chiedere alla Spagna. Lì è stato fatto, hanno ridotto i contratti a termine. Il primo maggio, come provocazione, il governo si riunisce e decide di aumentare il ricorso dei contratti a termine e dei voucher che sono una delle forme più becere di precarietà".

Nell'occasione, la segretaria dem  ha ricordato anche le  persone colpite dal maltempo in Emilia-Romagna, nel ravennate e nel bolognese.

Questo il suo intervento: