Ecco le prime parole ufficiali del De Luca pensiero, rilasciate dal presidente della Campania nel primo venerdì del 2022 per fare il punto della situazione nella sua regione su contagi, scuole, diffusione della variante omicron, campagna vaccinale e misure per il contenimento della pandemia.
"Devo constatare con grande amarezza - ha detto De Luca - che l'Italia ha perduto tre mesi di tempo senza fare niente. Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto agli altri paesi europei. Ci siamo autoesaltati e autoconsolati. Abbiamo perso mesi preziosi senza prendere decisioni serie ed efficace. Stiamo prendendo in giro l'Italia. Il livello di demenzialità va ogni immaginazione. ...Noi chiudiamo le discoteche, ma consentiamo la presenza negli stadi per il 50% degli spettatori. Avete seguito i tormenti che hanno coinvolto le squadre in relazione alle misure delle Asl. Si è creato il caos. L'unica cosa seria da fare, se vogliamo contenere i contagi, è bloccare le presenze negli stadi".
Intanto, però, De Luca ha deciso di non riaprine le scuole, almeno fino alle medie.
"È irresponsabile aprile le scuole il 10 gennaio. Per quello che ci riguarda non apriremo le medie e le elementari. Non ci sono le condizioni minime di sicurezza. Andremo alla proroga dell'apertura dell'anno scolastico a fine gennaio. ...Ho la sensazione che si mettano in piedi provvedimenti che finiscono per trasformare i nostri bambini in cavie sull'altare della politica politicante, dell'opportunismo e degli ideologismi. Questo capita quando si fanno scelte a prescindere da quella che è la realtà. E a volte le immagini pubbliche sono esattamente il contrario della verità, cioè chi prende queste misure apparentemente favorevoli al mondo della scuola fa esattamente il contrario, cioè prende misure che sono contro il mondo della scuola. C'è qualcuno che possa sostenere che aprire le scuole nel caos totale sia una misura che favorisce la didattica, la formazione, l'equilibrio psicologico dei nostri bambini? È esattamente il contrario, chi prende decisioni cervellotiche e non rapportate alla realtà vera dell'Italia è nemico della scuola, non amico".
Ma anche la distribuzione dei farmaci anti-Covid ha fatto infuriare De Luca:
"Dopo il mercato nero dei vaccini, la Campania come abbiamo sempre denunciato ha ricevuto meno vaccini di tutte le regioni, ora c'è il mercato dei famaci antivirali. La Campania ha ricevuto 480 colli, all'Emilia 840, al Lazio 1680 colli se continua così ci rivolgiamo alla magistratura penale perché siamo di fonte ad abusi è vergognoso quello che si sta facendo per i farmaci antivirali. Si segue un algoritmo dell'Aifa, dicono. Invito il commissario, il ministero della Salute e il Governo a distribuire i farmaci in proporzione alla popolazione".