A metà della scorsa settimana, improvvisamente, la Salernitana ha refso noto di aver interrotto il proprio rapporto con il ds Walter Sabatini, di sicuro tra gli artefici della salvezza raggiunta in extremis dal club campano, con il seguente comunicato:

L’U.S. Salernitana 1919 e il Direttore Sportivo Walter Sabatini rendono noto di non proseguire il rapporto di lavoro per la stagione calcistica 2022-2023. Ringraziandolo per il lavoro svolto e l’impegno profuso la Società augura al Direttore Sabatini le migliori fortune professionali.

Al Corriere, Sabatini aveva spiegato così la separazione dal club:

"È tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly. ...È una triste fine per un’avventura che ci ha fatto esplodere di gioia. È stata imbrattata una tela del Caravaggio, ma non è certo qualche schizzo di fango sulla tela che può sminuire un’opera d’arte".

Parole che non sono state apprezzate da Iervolino, che ha replicato in questi termini... alla Gazzetta dello Sport:

"Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c'è solo lui. Pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo. Lui voleva pagare questa commissione da un milione di euro all'agente di Lassana Coulibaly per farlo restare. Abbiamo litigato perché io non accetto queste storture e non mi piegherò mai a questo sistema: se un giocatore riceve una buona offerta da un altro club è libero di andare. Sabatini invece mi ha detto che con certe logiche convive da tempo. E nella chat che condividiamo con l'a.d. della Salernitana e con la responsabile delle pubbliche relazioni ha scritto che, vista la mia posizione in merito alle commissioni, riteneva di non essere l'uomo giusto per la Salernitana. Adesso leggo che si sente da Champions League. Vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail.

Però sono umanamente dispiaciuto per come è finita: Sabatini l'ho portato io a Salerno, non l'avevo trovato qui. E non l'avrei lasciato andare. Ma sono successe cose che ritengo gravi. Io voglio un altro tipo di calcio.  ...Sabatini aveva detto che non era il caso di puntare su Cavani? Ah ah ah... anche in quell'occasione Sabatini sfiorò il ridicolo. Se io voglio un giocatore, lo compro. Mica poteva bocciare lui un mio acquisto. Questa è la Salernitana di Iervolino, non di Sabatini: lui proponeva e io decidevo". 

A questo punto, poteva mancare la replica di Sabatini, stavolta dai microfoni di Radio Anch'io Sport?

"È stato steso un velo di tristezza su un'impresa storica, ma non solo su di me. Il popolo salernitano penso che sia triste. Dovevamo festeggiare, ma invece è stato fatto il mio funerale. Ma io sono immortale, andrò avanti. ...Non diceva questo quando mi chiedeva, quasi piangendo, di salvare la Salernitana. Sono 30 anni che faccio calcio, lui da 30 giorni. ...Il problema delle commissioni non è un problema mio, è un problema del calcio, ideologico. Non contesto questo e accetto quello che dice Iervolino. Ancora oggi mi spiace non aver pagato una commissione di 4 milioni a Raiola per Pogba alla Roma. Ancora oggi sono pentito e credo di aver fatto un danno alla Roma, anche per Arnautovic al Bologna ho combattuto per la commissione da pagare e credo d'aver fatto bene.Se non vuole pagare le commissioni non le paghi, se mi ha dato del bugiardo verrà in tribunale con me, anche se ha grandi avvocati. Questa è una caduta di stile, anche se stile non è che ce ne sia molto".