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News calcistiche sul Napoli del 29 Ottobre 2024


Fedele: “Il Napoli può vincere a Milano. Il fattore Conte è decisivo, ma non bisogna prendere sotto gamba i rossoneri”

Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “Non ho dubbi che il Napoli possa vincere domani sera contro il Milan, perché ha il ‘fattore C’: non avrà problemi… C’è, però, una trappola da evitare, nel senso che  il Milan non è forte in difesa, non avrà il miglior centrocampista, il miglior terzino ed Abraham, un attaccante di peso, ma non per questo andrà affrontato sottogamba. Leao, inoltre, non giocherà: ci sarà Okafor. Il calciatore davvero importante, però, è Pulisic: è un po’ come Kvaratskhelia, ma dal lato opposto. Attenti a non sottovalutare il Milan solo perché avrà diverse assenze. Non penso che si avvertirà troppo l’assenza di Lobotka, mica è Pirlo? Lo slovacco non può arrivare a quei livelli. In sua assenza, c’è come sostituirlo. Mazzone diceva che il pane è l’alimento dei poveri, e sarebbe la tattica; poi esiste lo champagne, che sarebbe il talento. Gilmour ha qualità diverse, mentre lo slovacco è tecnicamente migliore e sa usare benissimo il corpo, lo scozzese si fa preferire tatticamente. Nel recente passato hanno offeso un allenatore come Allegri per il calcio all’italian, invece ora premia un allenatore che concede un tempo agli avversari e poi segna il gol, anche con un po’ di fortuna. Poi c’è chi SI entusiasma per il 4-4, con il Napoli che deve ringraziare l’Inter che ieri è andata avanti in modo dissennato sprecando una vittoria avendo sbagliato altri gol. Nel Napoli c’è in questo momento anche una chiara medicina, il fattore “C”, ovvero fattore Conte. La serie A è ormai il quarto-quinto campionato europeo, con tanti gol e tanti errori. Dov’è il calcio italiano? Conte invece ha la mentalità e la tuta del metalmeccanico, ovvero del calcio italiano e non gira in frac come Thiago Motta. Secondo me non è contento dei primi tempi e non credo sia felice e non sa spiegarsi il rendimento di Lukaku. Però è un allenatore furbo che sa leggere bene le partite. Il Napoli è una squadra che non può o sa imporre il gioco, quindi sa adattarsi all’avversario e alle partite”.


D’Agostino: “Gilmour non farà rimpiangere Lobotka. Lo scozzese sta facendo bene e può soltanto crescere”

Gaetano D’Agostino parla a Marte Sport Live: “Lobotka è un giocatore importante e mancherà contro il Milan domani, tuttavia Gilmour ha disputato una buina gara col Lecce sabato, in crescendo rispetto all’esordio con l’Empoli. Lo scozzese mi piace, è un degno sostituto dello slovacco e la continuità non può fargli che bene.  Il Napoli non ha giocato così male come si dice sabato scorso. Dobbiamo sempre tener conto che il Lecce è una squadra che si chiude molto e ormai, secondo me, l’80% delle partite contro il Napoli sarà così: per questo, Conte deve trovare qualche alternativa di gioco in più per rendersi più imprevedibile. In un paio di azioni, il Lecce ha rischiato anche di far male al Napoli in ripartenza e di trovare la via. Strategicamente il Napoli di Conte magari lascia giocare gli avversari per poi stanarli con calma.   Domani col Milan si giocherà parti invertite, col Napoli che avrà più spazi? Sicuramente, per mentalità e storia, il Milan non giocherà come il Lecce. Il Milan, però, non è il Lecce come mezzi tecnici e pericoli che può crearti. Il Napoli, se ha spazi tra le linee, può esprimersi meglio rispetto a gare in cui sfidano squadre che restano basse e mettono il cosiddetto ‘pullman’; davanti alla porta. Nella mentalità del Napoli, vincere le partite 1-0 così è comunque sinonimo di grande cinismo: è un aspetto da non sottovalutare nella corsa al titolo”.


Brambati: “La trasferta di San Siro misurerà la forza del Napoli. Conte proverà a vincere subito. Ha l’organico adatto”

Massimo Brambati parla a Marte Sport Live: “Sicuramente la gara col Milan è la prima di una serie di partite che misurerà la forza del Napoli e anche la mano di un allenatore che incide molto. Vedremo domani sera a che punto è il lavoro di Conte. E’ un test di prova per capire se il Napoli lotterà sino alla fine per lo scudetto e secondo me la risposta è affermativa. Conte è abituato solo a provare a vincere e anche perché la rosa è attrezzata per competere. La vittoria, poi, dipende da tante altre cose. Sicuramente il Napoli dovesse fare bene dopo questo mese avrebbe il vantaggio di non giocare le coppe e di non avere neanche l’ingombro a gennaio di disputare la Supercoppa, con viaggio a Ryhad e recuperi delle gare di campionato da disputare. Tutti questi elementi in mano a uno come Conte possono essere determinati. Per quanto riguarda la condizione fisica, può starci che Conte e il suo staff abbiano caricato molto anche di recente in vista Per esempio si sono accorti che uno come Lukaku è arrivato molto indietro rispetto a quanto si aspettassero, immagino che abbiano fatto carichi importanti, con un lavoro fisico i cui effetti ancora non si vedono ma che emergeranno a breve. Perché se Conte resta primo è difficile raggiungerlo? Perché lui incide molto sul gruppo, è capace di tirar fuori da tutti i giocatori l’applicazione, la concentrazione e la capacità di raggiungimento del risultato che molti allenatori non hanno. Per esempio se ieri Conte fosse stato sulla panchina dell’Inter, i nerazzurri avrebbero portato a casa la vittoria. Con tutto il rispetto di Simone Inzaghi che sta facendo un grande lavoro”.

Autore Alessandro Lugli
Categoria Sport
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